Matteo Berrettini tra rammarico e obiettivi

Matteo Berrettini tra rammarico e obiettivi

Non è stata sicuramente una stagione facile per Matteo Berrettini, spesso costretto a saltare i grandi eventi per i numerosi infortuni subiti. L’azzurro ha parlato della sua stagione in un’intervista concessa ad arabnews.com, in occasione della Diriyah Cup, torneo di esibizione che l’ha visto perdere all’esordio contro Stan Wawrinka.

“Mentalmente è stato un anno molto difficile – ha esordito Matteo -. Ho iniziato molto bene in Australia, ero nel momento migliore della mia carriera e avevo aspettative molto alte per il tour sulla terra battuta e sull’erba, ma mi sono infortunato. Ho cercato di approfittare del periodo di riposo per ricaricare le batterie e tornare più forte. Ho deciso di sottopormi a un intervento chirurgico e di prendermi un po’ di tempo lontano dalla vita del circuito, che può essere logorante ed estenuante. Ho trascorso il mio tempo facendo cose al di fuori del tennis e migliorando gli aspetti del mio gioco. Quando sono tornato mi sentivo benissimo, ma l’inconveniente di avere il COVID a Wimbledon ha segnato un prima e un dopo”.

“Ci sono stati molti alti e bassi perché non mi sono mai sentito bene fisicamente e in salute – ha confessato il numero due d’Italia -. Sto lavorando duramente in allenamento per essere più affidabile fisicamente. L’anno scorso ho terminato tutti i tornei con qualche tipo di disagio e credo che fosse anche legato allo stress generato dai numerosi problemi che ho avuto. Credo di aver messo troppa pressione su di me per ottenere punti e rimanere in alto nella classifica. Ora mi sento meglio, ho imparato da ciò che ho vissuto e so di avere il livello per entrare nella top-10, devo solo essere più costante”.

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