Jannik Sinner, il servizio non è più un rebus: le parole del fuoriclasse azzurro

Articolo di Francesco Lucivero

Dopo aver battuto Marin Cilic nel primo turno a Pechino, il campione altoatesino è tornato sulla nota dolente della finale degli US Open.

La vittoria di Jannik Sinner ai danni di Marin Cilic, nel primo turno dell’ATP 500 di Pechino, regala diversi spunti di analisi ad appassionati e addetti ai lavori: in particolare si attendevano risposte sulla gestione del servizio da parte dell’altoatesino, una nota dolente della finale degli US Open persa contro Carlos Alcaraz.

Proprio Sinner, a margine della sfida vinta contro il croato, ha parlato dei progressi da questo punto di vista: “Spero che diventi sempre più automatico, a volte sono un po’ lento – ha detto -. Da una parte devo continuare a fare quello che faccio bene, dall’altra cercare di variare. Ci sto lavorando tutti i giorni con il mio team, sono contento di quello che si è visto oggi”.

Sinner ha ormai abituato tutti a non avere grandi problemi a livello di primo turno nei tornei ATP: “Ci metto sempre molta concentrazione – ha spiegato l’attuale numero 2 al mondo -, perché molte cose possono andare storte alla prima partita di un torneo: bisogna trovare ritmo e adattarsi al campo, capire come si muove l’avversario”.

“Sono arrivato prestissimo in campo per abituarmi da subito alle condizioni – ha affermato ancora Jannik Sinner -. Cilic è un giocatore di alto livello ma i break sono arrivati presto in entrambi i set e questo mi ha facilitato”. Sinner sfiderà nel secondo turno del China Open il francese Terence Atmane, già incontrato e battuto in due set nella semifinale del torneo di Cincinnati, a metà agosto.

Nato nel 1986, giornalista pubblicista e speaker radiofonico appassionato di comunicazione sportiva e culturale. Nell'ambito di collaborazioni con importanti editori italiani, oltre che di uffici stampa, realizza articoli, interviste e contenuti per web, radio, televisione e social media.

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