
L'ex tennista azzurro ha commentato il ko dell'altoatesino nella finale di Roma: "Alcaraz continuo solo quando gioca contro Jannik..."
Adriano Panatta in una intervista al Corriere della Sera ha commentato la vittoria di Carlos Alcaraz su Jannik Sinner nella finale di Roma: “Lo spagnolo ha meritato e complessivamente gli è stato superiore. Ma di poco, una cosa che il punteggio non esprime compiutamente. Sinner ha avuto i due primi set point, ha recuperato un tie-break che sembrava perso. Mi chiedo che cosa sarebbe stato questo scontro se Jannik avesse avuto la continuità che i tre mesi di stop quanto mai ingiusti gli hanno sottratto”.
Panatta non può però non elogiare Alcaraz per quanto fatto: “Ha giocato una partita da giocatore vero, diversa dal solito, di una concretezza estrema. Bravo, c’è poco da aggiungere. Un campione che ha dato una dimostrazione efficiente di quello che sarà quando la giovinezza di oggi lascerà spazio alla maturità del campione compiuto”.
Secondo l’ex tennista “Sinner vincerà più di Alcaraz nelle loro rispettive carriere, perché è più continuo, mentre lo spagnolo sembra diventarlo solo quando gioca contro l’italiano”.
“Ma non c’è dubbio che quando Alcaraz riesce a combinare tutte le cose migliori del suo tennis, il livello che riesce a sviluppare è il più alto del circuito”.