Il caso Novak Djokovic ha stancato anche Dorothea Wierer

Dorothea Wierer in marcia verso Pechino

La vicenda relativa a Novak Djokovic ha stancato anche Dorothea Wierer. “Dopo un po’ ero anche stufa di leggere – ha raccontato a Il Messaggero -. Una volta così e poi cosà, madonna non finiva più. Però la cosa importante per me è che per tutti valgano le stesse regole. Non sarebbe giusto fare un’eccezione per lui solo perché è il numero uno. Bisogna essere coerenti”.

“Ho fatto oltre 300 gare di Coppa del Mondo e 41 podi, vuol dire che sono più le volte in cui non sono salita sul podio rispetto a quelle in cui l’ho fatto. Nel biathlon oggi puoi vincere e domani arrivare 60esimo. Per questo, non devi farti influenzare da un risultato negativo, ma rimanere il più positivo possibile. Perché se ti abbatti troppo poi non rendi più e perdi fiducia. Ci sono atleti che invece sono sempre convinti di sé stessi e atleti che hanno più dubbi. E’ una questione personale. Io ho sempre un po’ di paura e di dubbi, li ho sempre avuti. Per questo, cerco sempre di avere feedback dagli allenatori o anche da mio marito Stefano” ha aggiunto la biathleta.

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