Curioso sfogo di Alexander Bublik sul tennis di oggi

Alexander Bublik condivide il suo pensiero sul tennis moderno: un'analisi interessante sui cambiamenti e le sfide attuali

“Mohamed, ma ti ricordi quando il tennis era una cosa facile e semplice in passato? 5 anni fa non era così. Era tutto troppo facile: un sacco di giocatori capitati per caso nei top 50, che difficilmente si spostavano da lì. Ora questo giocatore non è nemmeno top 5, e neanche top 10. Dai cosa vuol dire?”. Così Alexander Bublik dice a Mohamed Lahyani, giudice di sedia storico nel mondo del tennis, in un cambio di campo nell’ottavo di finale contro il ceco Jakub Mensik.

Il kazako di origine russa esagera, come suo solito. Ma la battuta contiene un’analisi meno banale di quanto possa apparire, e riguarda Jakub Mensik, talento ceco di 19 anni che quest’anno si è preso il titolo a Miami, a spese di Novak Djokovic. Mensik che oggi è numero 23 Atp, con tanto ancora da imparare ma con un repertorio già completo per competere al massimo livello. La partita Bublik ha finito per perderla, anche piuttosto nettamente. Ma non è un caso isolato quello di Mensik. Nella stessa parte di tabellone pure Sascha Zverev ha subito le conseguenze di un tennista che magari non rispecchia a pieno la sua classifica. È uscito infatti in due set da Francisco Cerundolo (21 Atp).

Spostiamo lo sguardo, da Madrid al ranking. Fuori dai top 20, oggi, ci sono Korda, Khachanov, Hurkacz. Non in top 30 troviamo Berrettini. Scendono sotto i top 50 ecco Jarry, Marozsan, Medjedovic, Nishikori, Fonseca. Bublik è 75, Norrie (ex numero 4) 91, Coric 104. L’obiezione da muovere è che la tendenza verso un equilibrio sempre più spostato verso l’alto non è una novità, ma è ben radicata nel Tour da anni.

Il cambiamento è dato da una generazione di fenomeni. Ventenni che sono veramente di un altro pianeta e che nel futuro potranno davvero dire la loro. Nell’epoca dei Big 3 era evidente un costante avanzamento dell’età media, ora la situazione è tornata a sorridere ai ventenni. Il numero 1 del mondo, Jannik Sinner, ne ha 23, ma al vertice ci sono pure Alcaraz, Draper, Rune, Musetti, Shelton, Fils, Mensik. Giocatori invece come Korda e Auger-Aliassime sembrano ormai suoerati, eppure hanno appena 25 anni. Il tennis sicuramente prima lasciava molto più tempo per sbocciare, ma adesso il livello si è decisamente alzato, e nessuno è più sicuro al 100% di vincere una partita di tennis.

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