Il tennista murciano ha parlato ancora del dualismo con l'attuale numero 1 al mondo, spiegando quanto sia diverso dentro e fuori dal campo.
In attesa del prossimo grande scontro diretto con Jannik Sinner, dopo quelli in finale agli Internazionali d’Italia, al Roland Garros e a Wimbledon, Carlos Alcaraz è tornato a parlare del rapporto con l’altoatesino, nel corso di un’intervista rilasciata al ‘Financial Times’, regalando anche un retroscena sulla sfida parigina in cui ha annullato tre match point per poi rimontare e andare a vincere.
“Cosa ho pensato? Semplicemente l’unico obiettivo era rimontare a poco a poco: prima un punto, poi un altro, poi un altro ancora – ha detto il murciano -. Chiudere un Grande Slam è molto, molto difficile, sapevo che avrei potuto costruirmi una possibilità. Per questo sono rimasto calmo. Sapevo che non sarebbe stato facile per lui. In nessun momento ho dubitato di poter rimontare”.
Il rapporto fra i due è decisamente cordiale: una rivalità amichevole che piace agli appassionati: «Anche se il tennis è uno sport individuale, siamo sempre con gli stessi giocatori ogni settimana, giorno dopo giorno… Jannik e io, che abbiamo avuto grandi battaglie in campo, ci vediamo spesso anche fuori. Parliamo, a volte ci alleniamo insieme. E alla fine si crea un bel rapporto”.
“Vogliamo vincere e batterci a vicenda, ma fuori dal campo è bello andare d’accordo. Per me questo è uno dei veri valori dello sport” ha spiegato ancora Alcaraz. I due si sono affrontati per 14 volte in carriera (13 se si conta il solo circuito maggiore): il murciano ha vinto in 9 occasioni (8 nell’ATP Tour, una a livello Challenger), Sinner ha invece prevalso per 5 volte.