Carlos Alcaraz demolito da Taylor Fritz: “Non vedevo la pallina”

Articolo di Aldo Seghedoni

A sorpresa il fuoriclasse di Murcia ha nettamente perso in due set contro lo statunitense alla Rod Laver Cup

Anche Carlos Alcaraz è umano: il fuoriclasse di Murcia, fresco vincitore degli US Open dopo la finale vinta nettamente contro Jannik Sinner, è stato sbaragliato da Taylor Fritz in uno dei match di singolo della Rod Laver Cup. Lo spagnolo numero uno del mondo ha nettamente ceduto per 6-3, 6-2: “Fritz era più motivato di me in campo. Bisogna vedere tutto, e non vedevo molto bene la palla. Avevo l’impressione di essere troppo lontano, di non essere nella posizione giusta, nel posto giusto, il che a volte è fastidioso. Avevo bisogno di più tempo di adattarmi al campo”.

“Il fatto di avere solo un campo rende abbastanza difficile per le squadre allenarsi come desiderano prima dei match, ma questa non è una scusa. Cos’ho fatto dopo gli US Open? Sono stato quattro giorni senza toccare la racchetta. Poi ho ricominciato un po’, a giocare di nuovo, a sentire la palla”.

Fritz in conferenza stampa era molto soddisfatto: “Non ho vinto per demerito suo, ma perché nei momenti decisivi ho fatto la differenza. Ho giocato una partita incredibile dall’inizio alla fine, e sono andato a prendermela. La cosa che ho fatto meglio oggi, e che in passato mi mancava contro i top player, è stato fidarmi davvero nei punti importanti, prendere l’iniziativa senza paura”.

Gli dicono tutti che è troppo elegante ma lui non crede sia vero. Ha sempre avuto una grande attrazione per la NBA ma l’altezza non l’ha mai supportato e così ha dovuto ben preso riporre il sogno nel cassetto di diventare un giocatore di basket professionista. Ma non considera che scrivere sia un ripiego, tutt’altro.

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