Ben Shelton avverte Jannik Sinner: “Stiamo arrivando, è inevitabile”

Articolo di Martino Davidi

L'atleta statunitense si è detto certo che presto il tennis americano tornerà di nuovo al vertice della classifica

Dopo l’era dei Big Three (Federer-Nadal-Djokovic) è arrivata quella del duopolio Jannik Sinner-Carlos Alcaraz: i tempi del dominio del tennis americano sono lontani, e l’ultimo successo a stelle e strisce in un torneo dello Slam maschile risale agli US Open 2003 con Andy Roddick. In una intervista a Front Office Sports Ben Shelton si è detto sicuro che i tennisti statunitensi torneranno presto al vertice: “Penso che ormai siamo sulla strada giusta. Credo che avere una tale densità di giocatori al vertice sia importante. E poi è inevitabile. Succederà e basta. E ci stiamo lentamente arrivando”.

Nick Kyrgios torna a parlare di Jannik Sinner: interviene Aryna Sabalenka

Gli Stati Uniti hanno 15 tennisti nei primi 100 del mondo, più di tutte le altre nazioni, e due in Top 10: tra questi c’è Ben Shelton, che si è dato come obiettivo in carriera quello di raggiungere Sinner e Alcaraz. “E’ una domanda che ci viene posta dai media praticamente ogni settimana, almeno ogni mese, e non posso dirti quando accadrà, so solo che siamo sulla strada giusta. Abbiamo due giocatori nella top 10 in questo momento (Shelton e Taylor Fritz ndr), una cosa che non accadeva da un po’, e tanti giovani emergenti che potrebbero raggiungere presto lo stesso livello nella classifica ATP“.

“Avere un certo numero di giocatori al vertice che sono fiduciosi e pronti per il loro momento e per dare il massimo per vincere uno Slam… penso che prima o poi accadrà”. Shelton in una recente intervista ha parlato in toni elogiativi di Sinner: “La velocità della palla con lui è davvero incredibile. Non ho mai visto nulla di simile: quando giochi contro di lui, pare che tutto vada al doppio della velocità. Inoltre sui campi indoor quando colpisce la palla al servizio la piazza molto vicino alle linee. E lo fa con una precisione millimetrica”, ha spiegato il tennista mancino originario della Georgia.

“Se penso ai tre avversari che ho affrontato a Torino, mi rendo conto che hanno servito tutti lungolinea, ma Sinner è stato probabilmente il più vicino dei tre. C’è una leggera differenza tra lui, Zverev e Auger-Aliassime in quello che hanno fatto in questo torneo. Penso che il suo servizio lo renda molto, molto difficile da battere qui. Ovviamente, la capacità di prendersi del tempo e colpire vincenti da punti diversi – dalla linea di fondo, da qualsiasi punto del campo – è un enorme vantaggio”. Shelton in questa stagione ha conquistato il suo primo Masters 1000 della carriera a Toronto, superando in finale Kachanov.

Grande appassionato di sport, è stato un discreto lanciatore di peso ma ha dovuto smettere per problemi ai tendini. Ciò non gli ha impedito di mantenere i legami con il magico mondo dell’atletica. Gli piace scrivere, ma anche leggere: il suo autore preferito è Stephen King e spera di poterlo incontrare un giorno.

TG SPORT

Articoli correlati