
Montepremi da capogiro nel torneo che chiuderà la stagione del circuito ATP e che vedrà fra i protagonisti anche i due grandi rivali.
Le ATP Finals 2025 promettono spettacolo, prestigio e un montepremi da capogiro. Sul cemento della Inalpi Arena di Torino, i migliori otto giocatori della stagione si contenderanno fra il 9 e il 16 novembre non solo l’ultimo importante torneo della stagione (prima dell’appendice riservata alla Coppa Davis in cui torneranno protagoniste le nazionali), ma anche una fetta importante di punti e guadagni.
Qualora dovesse emergere un campione imbattuto, cioè capace di vincere tutte le partite del girone, la semifinale e la finale, questi porterà a casa 1.500 punti validi sia per la ATP Live Race To Turin sia per il ranking ufficiale, un bottino che può cambiare le gerarchie mondiali. Economicamente, poi, porterebbe a casa la cifra monstre di 5 milioni e 71mila dollari americani, il corrispettivo di 4 milioni e 330mila euro al cambio attuale.
Ogni vittoria nel girone, inoltre, garantisce quasi 396.500 dollari (338.190 euro), quella in semifinale vale 1.183.500 dollari (1.009.494 euro), quella in finale (al di là che la si vinca da imbattuti nel girone o meno) vale 2.367.000 dollari (2.018.938 euro). Anche chi gioca una sola partita riceve una quota di partecipazione (che va dai 141mila euro circa per una presenza ai 282mila per il completamento del girone), mentre le riserve designate, pronte a subentrare in caso di rinuncia di uno degli otto partecipanti, incasseranno 132mila euro pur senza scendere in campo. Nel doppio, le cifre sono più contenute ma comunque importanti: si va dai 44mila euro per le riserve ai quasi 820mila per la coppia campione senza sconfitte.
In questo scenario dorato, Jannik Sinner e Carlos Alcaraz si candidano a protagonisti assoluti. L’azzurro, reduce da una stagione di conferme condita da due tornei dello Slam vinti, torna a Torino con l’obiettivo di bissare il titolo del 2024. Il murciano, invece, è determinato a riportare in Spagna un titolo che manca dal 1976 (quando Manuel Orantes batté Wojciech Fibak in cinque set nella finale dell’allora Masters Grand Prix a Houston) e che nemmeno un fenomeno come Rafa Nadal è riuscito a mettere in bacheca.