
Il presidente della FITP Angelo Binaghi a margine dell'evento “Sport, Crescita e Sviluppo” a Cagliari, ha parlato a Sky Sport
Il presidente della FITP Angelo Binaghi a margine dell’evento “Sport, Crescita e Sviluppo” a Cagliari, ha parlato a Sky Sport: “Non sono potuto essere presente ai funerali di Gigi Riva, perché ero in Australia con Sinner. Mi piace pensare che la vittoria di un campione così simile come Jannik a un eroe come Riva possa essere stato un ultimo saluto, un ultimo encomio al grande uomo e campione. Per noi sardi Gigi Riva è stato un eroe, ha guidato una generazione di giovani cagliaritani. Ha cambiato la percezione di noi sardi”.
“Credo ci siano grandi analogie tra Sinner e Riva. Stiamo parlando di due campioni dalle umili origini, che vengono da zone molto decentrate del nostro Paese e che hanno avuto la fortuna di crescere in famiglie molto sane, con grandi principi. E di questi principi ne hanno fatto grande lezione. Se si chiede a Sinner cosa deve fare dopo una grande vittoria, lui risponde che la sua dottrina è il lavoro quotidiano. E questo non è sempre stato il mantra dei campioni dello sport italiano”.
“Loro sono stati diversi da tutti gli altri e questo è un valore aggiunto che moltiplica gli effetti positivi sulla società. Sono le parole, i comportamenti e i principi che Sinner, Paolini e Musetti continuano a trasmettere per cercare di avere da una parte un Paese migliore, ma soprattutto un valore reputazionale all’estero che faccia crescere l’immagine dell’Italia nel resto del mondo“.
Capitolo Matteo Berrettini: “Ho mandato un messaggio a Matteo giusto ieri. Gli ho scritto che mi stava facendo tornare il buonumore. È stato per lui un periodo abbastanza complesso. E vedere che si stava allenando con Jannik… Gli ho detto che il tennis italiano ha bisogno di lui, che lo sport ha bisogno di Matteo Berrettini. Credo abbia avuto qualche problema, però è importante recuperare Matteo per la squadra di Coppa Davis, ma anche per il nostro movimento, per i grandi risultati che ha fatto in campo, lui che è un giocatore di grande esperienza e grande personalità. Insieme a Jannik deve essere la guida di questa generazione di giovani straordinari che tutto il mondo ci invidia”.