VR46, Marco Bezzecchi e Fabio Di Giannantonio felici di un particolare

Le parole di Marco Bezzecchi e Fabio Di Giannantonio

In Qatar è andata in scena la prima giornata degli ultimi test ufficiali della MotoGP. Sulla pista di Losail, dove tra poco meno di tre settimane prenderà il via il Mondiale (8-10 marzo prossimi, ndr), Fabio Di Giannantonio è subito tra i più veloci nella Top5, completando 41 giri e firmando un buon 1:52.467, crono che vale un distacco di poco più di quattro decimi dalla vetta (Bagnaia, 1:52.040 ndr). 

Giornata produttiva anche per Marco Bezzecchi, attualmente 11esimo nella combinata. Il centauro romagnolo, ancora alla ricerca del giusto bilanciamento del setting di base della sua Ducati Desmosedici GP, ha fermato il cronometro a 1:52.799 con 62 tornate totali, con una sessione ancora a disposizione martedì.

Entrambi i piloti del Pertamina Enduro VR46 Racing Team hanno voluto sottolineare il miglioramento in frenata. “Sono felice, anche se dalla classifica non sembra, è stata una giornata molto positiva – ha ammesso Bez’ ai canali ufficiali del team -. Rispetto alla Malesia, ho un bel feeling e anche il passo è simile a quello dei più veloci. Sul time attack ci devo lavorare, ma non voglio dire troppo, a Sepang sono caduto due volte. Ho fatto un bello step in frenata, lo stile di questa moto è molto diverso su questo aspetto rispetto alla GP22. Ho fatto qualche modifica, mi serve ancora un po’ di tempo, ma sono soddisfatto”.

“Sono molto contento di questa prima giornata di lavoro, era molto importante ripartire dalle stesse sensazioni della Malesia e ci siamo riusciti – le parole di Di Giannantonio -. Ho girato forte tutto il giorno, anche con gomme usate e con quella che pensiamo sarà la mescola che poi effettivamente useremo nel weekend di gara. Domani ci concentreremo per sistemare qualche dettaglio, ma siamo messi bene e sono soddisfatto. Abbiamo confrontato anche i dati dello scorso anno e ho fatto un bello step a livello di freno motore. Il feeling con il davanti non è ancora perfetto, dobbiamo trovare un equilibrio tra stile di guida e limite della moto”.

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