
Pur davanti a Bezzecchi, Morbidelli e Bagnaia nel venerdì di Misano, Marc Marquez sente che i beniamini di casa gli daranno filo da torcere.
Marc Marquez davanti a tutti, poi un fitto gruppetto di italiani. Il venerdì di Misano va agli archivi con il catalano della Ducati ancora una volta autore del miglior tempo, ma alle sue spalle sono agguerriti i beniamini del pubblico locale. Secondo, terzo e quarto si sono infatti classificati rispettivamente Marco Bezzecchi, Franco Morbidelli e Pecco Bagnaia, tanto che il centauro di Cervera ancora non si fida.
“Ho avuto una sensazione di grande rigidità, sentivo la moto tremare dappertutto – ha commentato Marquez a fine giornata -. Poi ho fatto un reset e sono riuscito ad affrontare le prove in modo diverso. Ho cambiato il mio stile di guida migliorandolo, anche in Ducati mi hanno aiutato a trovare l’assetto ideale. Ma ho la sensazione che tutti gli italiani abbiano iniziato il weekend in ottima forma, sin dalle FP1”.
A Marquez resta comunque la sensazione di una Desmosedici meno cucita sulle caratteristiche di quanto avvenuto fin qui nel corso del 2025. “Stamattina lottavo contro la moto, rispetto a Montmelò sembrava rigidissima – ha confermato il catalano a proposito della sua Ducati -. Questo è dovuto all’aderenza che c’è qui a Misano, pista più corta e con frenate più secche. In Catalogna guidi rilasciando il freno e sfruttando la percorrenza in curva, qui in pratica è il contrario”.
Il leader del mondiale ha chiuso le prequalifiche con il tempo di 1’30″480, precedendo di 147 millesimi Marco Bezzecchi con l’Aprilia ufficiale e di 193 Franco Morbidelli con la Ducati VR46. Quarto a 230 millesimi Pecco Bagnaia, che ha finalmente mostrato segnali di ripresa dopo le difficoltà delle ultime gare. A completare la top five Alex Marquez con la Ducati Gresini, staccato di 272 millesimi dal fratello maggiore.
La giornata aveva preso il via con un ottimo segnale per il VR46 Racing Team, che nelle prime prove libere aveva piazzato Franco Morbidelli al comando con il tempo di 1’31″342, seguito da Fabio Quartararo e Fabio Di Giannantonio. In quella sessione Pecco Bagnaia era rimasto relegato in undicesima posizione, dando invece l’impressone di una crisi ancora in corso come avvenuto negli ultimi mesi fino al disastroso weekend del Gran Premio di Catalogna.
Per Bagnaia, che quest’anno ha vinto una sola gara (il Gran Premio delle Americhe in quel di Austin) e non sale sul podio dal terzo posto al Sachsenring di due mesi fa, l’accesso diretto alla Q2 rappresenta un primo passo importante. Il tre volte campione del mondo ha tracciato un bilancio positivo della giornata: “Le ultime due gare per noi sono state molto complicate. Sapevamo che qui avremmo potuto essere più competitivi perché la pista offre molto grip e la maggior parte dei miei problemi fino ad ora vengono dalla mancanza di aderenza, e questo aiuta. Abbiamo adottato una strategia diversa, senza fare grandi modifiche e ho cercato di adattarmi io essendo questa una pista che conosco perfettamente”.
Nella top ten che accedono direttamente alla Q2 si sono qualificati anche Joan Mir e Luca Marini con le Honda, Jorge Martin con l’Aprilia, Pedro Acosta con la KTM e Fabio Di Giannantonio con la seconda Ducati VR46. Tra gli esclusi dalla top ten figurano Johann Zarco e Fabio Quartararo, che dovranno passare dalla Q1, mentre tutte le KTM hanno deluso le aspettative dopo essere state la sorpresa della scorsa settimana a Montmeló.