Il due volte campione del mondo di MotoGP ha vissuto una stagione da incubo come compagno di squadra di Marc Marquez
L’ex pilota di MotoGP e SBK Sylvain Guintoli in una intervista a Crash.net ha analizzato la stagione da incubo del centauro della Ducati Pecco Bagnaia, che dopo aver iniziato il 2025 con grandi ambizioni di titolo ha vissuto l’anno peggiore della sua carriera, chiuso al quinto posto in classifica generale nonostante la moto migliore della griglia di partenza. “Devo ammettere che la storia di Pecco di quest’anno è stata dura da guardare, almeno per me. Si è visto chiaramente che ha avuto grandi difficoltà, e non è stato bello vederlo così in pista, perché Pecco in verità è un pilota fantastico”.
Pecco Bagnaia, è arrivata la smentita ufficiale dopo il disastroso finale
Il pilota francese ha poi spiegato cosa non ha funzionato con la Ducati 2025: “La sensibilità sull’anteriore è tutto, soprattutto con le specifiche attuali delle moto MotoGP. Bisogna riuscire a percepire quella sensazione e a fermare la moto in modo efficiente, senza spostare il carico sulla parte anteriore in ingresso di curva. Se lo senti sei fluido e mantieni la velocità in curva, tutto è collegato. Ci sono centauri che sono più influenzati dal feeling, altri meno, ed alcuni devono sentirsi al 100% per poter rendere al meglio”. Guintoli spiega che “la sensazione si avverte dai polsi, è una sensazione strana e vuoi avere il pieno controllo quando sei al limite”.
“Questa sensazione ti può condizionare, può entrarti nella testa – ha sottolineato Guintoli -. Io credo che nel 2026 tornerà, doveva toccare il fondo prima di tornare in piedi. L’episodio di Motegi è stato un po’ strano, in quell’occasione ha invece dominato”. Di Bagnaia ha parlato anche Michele Pirro a Corsedimoto: L’obiettivo per il 2026 è renderlo competitivo e veloce come quest’anno è stato in poche occasioni. Ha fatto comunque vedere che non si è dimenticato come si va in moto. Siamo sportivi e possono capitare degli anni, delle stagioni un po’ complicate. Sono convinto che lavorando, facendo un buon inverno, dei buoni test possa ritrovare la competitività”.
Sui rivali in avvicinamento: “È chiaro che quest’anno gli altri si sono avvicinati com’è giusto che fosse perché tutto il regolamento, e tutte le varie cose sono state fatte per penalizzare un po’ la Ducati ed avvicinare gli altri. Le prime due moto in classifica generale però sono sempre Ducati”.