Il doppio cambio di posizione tra i due al Gran Premio di Città del Messico ha fatto perdere posizioni e punti a entrambe le Mercedes.
Kimi Antonelli e George Russell che si scambiano più volte le rispettive posizioni per tentare di superare Oliver Bearman e di difendersi dal ritorno di Oscar Piastri hanno rappresentato uno dei temi del Gran Premio di Città del Messico della scorsa domenica. Tanto più che, per il doppio scambio di posizione, non solo le due Mercedes hanno finito la gara alle spalle di entrambi gli avversari con cui stavano battagliando. L’intricata strategia del team, infatti, ha anche provocato il sorpasso nel mondiale costruttori da parte della Ferrari. Eppure il pilota inglese insiste sulla sua linea.
“In quei giri avevo un ottimo ritmo, avrei avuto la possibilità di attaccare Bearman visto che era senza DRS – ha ribadito Russell ai microfoni dei suoi connazionali di ‘Sky Sports UK’ -. Restando dietro Kimi, invece, mi sono ritrovato in un treno DRS e sono rimasto bloccato lì per 10 giri”. Da qui, come chiunque abbia assistito alla gara ha potuto vedere, sono partite le sue lamentele via radio ai box Mercedes durate per numerosi giri del Gran Premio messicano.
Russell, peraltro, ha contestato anche la decisione del muretto Mercedes di permettergli di sopravanzare Antonelli. Nonostante si sia trattato di assecondare una sua richiesta, infatti, l’inglese è convinto che sia arrivata troppo tardi per rivelarsi efficace.
“A quel punto mi ritrovavo con gomme, motore e freni surriscaldati. A quel punto non c’era più motivo di fare lo swap positions. Sono operazioni da fare subito, o da non fare proprio. E per come abbiamo gestito la situazione, ci meritiamo di aver finito la gara nella posizione in cui l’abbiamo finita”, ha concluso Russell. E la sensazione è che il caso sia tutt’altro che finito in casa Mercedes.