Il pilota della Ferrari ha fatto un bilancio della sua stagione, dopo un anno senza vittorie nel campionato mondiale
Il pilota della Ferrari Charles Leclerc in una intervista a L’Equipe ha fatto un crudo bilancio del difficile 2025 del Cavallino, chiuso senza vittorie nel campionato mondiale. Le ambizioni di inizio anno sono sfumate molto presto: “L’annata non è stata semplice. Lo scorso anno eravamo in lotta per il titolo costruttori e speravamo di ripetere quell’esperienza. Purtroppo sin dalla prima gara ci siamo resi conto che la McLaren sarebbe stata molto forte. Essere soddisfatti quando si lotta per un quarto, quinto o sesto posto, è difficile e doloroso”.
Leclerc ha individuato il momento dell’anno in cui ha provato più delusione: “La potenziale vittoria in Ungheria dove partivo dalla pole mi ha fatto meno male della mancata pole position a Monaco. Ma quando guardo a come abbiamo lavorato in questi ultimi anni, è chiaro che siamo cresciuti enormemente come squadra e porteremo con noi molte cose per il prossimo campionato”, ha dichiarato il pilota monegasco, che cerca di vedere sempre il bicchiere mezzo pieno in vista del 2026, che potrebbe essere il suo ultimo anno a Maranello.
“La Ferrari rimane la squadra che ho sempre amato e che amo ancora di più. I podi mi hanno aiutato a restare positivo, ma non bastano. Mi hanno spinto restare concentrato e motivato”. Il pilota del Principato ad Autosport si è anche espresso sulle difficoltà del compagno di squadra Lewis Hamilton: “È sicuramente un lungo processo ogni volta che ti unisci ad una nuova squadra. Voglio dire, non ricordo nemmeno cosa significhi entrare a far parte di una nuova squadra. Sono otto anni che sono in Ferrari. Quindi so come funziona. E ovviamente tutto sembra molto naturale. Ma per Lewis, è ancora una novità anche dopo un anno”.
“I processi sono completamente diversi, il modo in cui hai la visione, la squadra, il modo in cui lavori. Quindi ci vuole ancora un po’ di tempo per abituarsi a tutto questo”, ha spiegato il monegasco. “Aiutarlo? Ci sono già così tante cose su cui sono concentrato per me stesso e per il team…”
“È ovviamente difficile per me dedicare del tempo anche per aiutare Hamilton. E poi Lewis ha ottenuto molto più di quanto io abbia mai fatto. Non ho davvero alcun consiglio da dargli”.