Mancini: “Nazionale? Magari”

Sarà anche il suo pupillo, ma Roberto Mancini non le manda a dire ad Adem Ljajic. Il tecnico dell’Inter ha parlato a calciomercato.com nel giorno del 108° compleanno della storia del club. Il momento più nero sembra alle spalle, la doppia vittoria sulla Juventus in Coppa Italia, nonostante la qualificazione sfumata alla finale, e contro il Palermo in campionato ha fatto tornare l’ottimismo tra i tifosi.
 
Contro i rosanero ha brillato la stella dell’attaccante serbo che tanto piace all’allenatore. Ma se fosse più continuo…:
 
“Se m rivedo in Ljajic? No, io ero come lui a 16 anni, non a 25. Dovrebbe ragionare da professionista, uno con le sue qualità deve sfruttarle al massimo mettendosi sempre a disposizione della squadra – ha attaccato Mancini – Fare il calciatore è piuttosto semplice, si tratta di conservare la concentrazione due o tre ore, fra prima e dopo l’allenamento. Un giocatore che ha qualità e le butta via o non le sfrutta tutte è una grave perdita, per il calcio e per lui”.
 
Messaggio recapitato, come quello sul proprio futuro. Che potrebbe tingersi d’azzurro: “Se non mi mandano via, resto anche il prossimo anno, anche se nel calcio cambia tutto in fretta. La Nazionale?Se un giorno dovesse arrivare quella chiamata sarebbe il coronamento di una carriera, un grande onore. Anche perché un’occasione del genere non capita a tutti e non capita sempre”.
 

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