Mercato Torino, Cairo spiega la situazione di Giovanni Simeone

Articolo di Aldo Seghedoni

Il bomber argentino ha risolto la delicata sfida con il Napoli e il presidente del club granata non ha alcuna intenzione di lasciarselo sfuggire.

Parla Urbano Cairo

Molto più di un’iniezione di fiducia quello che per il Torino ha rappresentato la vittoria contro il Napoli. Una vittoria firmata dal giocatore più atteso, quel Giovanni Simeone che i granata hanno prelevato dai partenopei. E del quale il presidente dei piemontesi, Urbano Cairo, ha parlato nella mattinata di lunedì a Radio Anch’io Sport, su Radio Rai.

Un gol molto importante

“Quello di Simeone contro il Napoli è davvero un gol importante per noi. Abbiamo fatto bene contro la Roma qualche settimana fa e in generale con le grandi, anche perché in questo avvio di campionato abbiamo affrontato sei delle prime dieci dell’anno scorso” ha esordito l’editore alessandrino, che ha vissuto con grande trepidazione il match e in particolare i concitati minuti di recupero, caratterizzato dall’annullamento del gol del pareggio di Noa Lang.

Il presidente rassicura i tifosi

“Sicuramente c’è un futuro per Simone da noi, è un prestito con un riscatto che diventa obbligatorio in modo molto facile – ha aggiunto -. Lo consideriamo un giocatore acquistato e siamo molto contenti. Simeone mi piaceva da tempo. Quest’estate ho detto al mister di prenderlo subito e anticipare tutti invece di inseguire un altro attaccante difficilmente prendibile”.

Un’operazione nata da lontano

“A Simeone pensavamo già da tempo, già da gennaio della scorsa stagione. Il mister era felicissimo, abbiamo proceduto velocemente ed è stata un’ottima cosa averlo fatto. Ci crediamo molto e ha fatto benissimo in questo avvio. Il ragazzo possiede quello spirito Toro molto importante per la squadra e per tutti noi” la conclusione di Cairo.

 

Gli dicono tutti che è troppo elegante ma lui non crede sia vero. Ha sempre avuto una grande attrazione per la NBA ma l’altezza non l’ha mai supportato e così ha dovuto ben preso riporre il sogno nel cassetto di diventare un giocatore di basket professionista. Ma non considera che scrivere sia un ripiego, tutt’altro.

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