Hakan Calhanoglu e Ademola Lookman, niente Galatasaray: il motivo

Articolo di Marco Enzo Venturini

Uno è stato inseguito per tutta l'estate dall'Inter, l'altro sembrava in uscita: ora né Lookman né Calhanoglu andranno in Turchia, per motivi chiari.

Calciomercato Inter: uno è stato il grande obiettivo nerazzurro per l’estate, l’altro un nome in uscita per settimane e settimane. Al termine del mese di agosto però nessuno dei due ha cambiato squadra, con la prospettiva però di trasferirsi nella Super Lig turca. Nel frattempo nemmeno questo è successo, e a spiegare i motivi per cui Hakan Calhanoglu e Ademola Lookman sono rimasti rispettivamente all’Inter e all’Atalanta ci ha pensato il tecnico del Galatasaray, Okan Buruk.

Okan, che i tifosi dell’Inter ricordano peraltro per aver vestito i colori della Beneamata da calciatore tra il 2001 e il 2004, ha fatto chiarezza sulle due operazioni in un’intervista per i turchi di ‘Now Spor’. Confermando, innanzitutto, che la prospettiva di portare Lookman al Galatasaray esisteva eccome: “Ci interessava portarlo a Istanbul. Eravamo convinti di farcela sfruttando la stessa formula utilizzata un anno fa con Osimhen. L’Atalanta, però, ci ha risposto che in nessun caso lo avrebbe fatto partire in prestito”.

Un no che l’Atalanta aveva espresso con toni simili anche nei confronti di altri interlocutori per Lookman, mentre più specifico è stato quello dell’Inter per Calhanoglu. “Ci hanno spiegato che non erano disposti a venderlo, e che questo sarebbe successo solo a fronte di un’offerta molto più alta del normale. Poi hanno spiegato di non voler vendere nessuno e il dialogo si è interrotto”, ha spiegato l’allenatore del Galatasaray.

“Con Calhanoglu non ho avuto un incontro diretto, ma i dirigenti del Galatasaray sì – ha aggiunto Okan -. Lui è un giocatore importantissimo, fosse partito l’Inter avrebbe dovuto pagare 40-45 milioni per un sostituto. L’ho avuto in nazionale giovanile, ho sempre parlato con lui e ha sempre avuto la mia grande stima”.

Giornalista iscritto all'Albo dei Pubblicisti della Lombardia, ha iniziato la sua collaborazione con Sportal.it nel 2012 intervallandola con altre importanti esperienze in ambito sportivo e non solo. Laureato in Scienze Giuridiche, ha scritto di politica, economia, ambiente e legge. Ma calcio, F1 e wrestling restano la sua isola felice.

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