
L'allenatore granata: "Mi sento tutti i giorni con Cairo, i periodi difficili capitano".
Dopo avere deciso categoricamente che i rigori, visti i troppi errori, li tirerà Andrea Belotti, Sinisa Mihajlovic si è trovato a dover rispondere alle domande sulla contestazione dei tifosi.
Già, perché dopo il pareggio per 1-1 contro l’Empoli, i sostenitori granata si sono recati nel parcheggio dove i giocatori hanno lasciato le auto per partecipare alla sessione di rifinitura prima dell’impegno casalingo con il Pescara e hanno appeso uno striscione con la scritta: “Noi continueremo a lottare… voi cosa volete fare?”.
“Non credo che si riferiscano al rigore o al fatto che qualche giocatore era distante dall’area – ha esordito Mihajlovic -. Erano fiduciosi in Iago Falque. Qui nessuno mollerà e se me ne dovessi accorgere, chi lo farà sarà fuori”.
“Nell’arco di un campionato periodi difficili capitano – ha proseguito l’allenatore serbo -, il campionato è un lungo percorso con rettilinei dove si può accelerare, alcuni stop e anche curve pericolose. Siamo in un tunnel di risultati e domenica riusciremo a uscirne vincendo. Il gruppo è compatto e tutto è sotto controllo. I ragazzi sono i primi ad essere dispiaciuti e lavorano per superare le difficoltà”.
Già, e la società cosa ne pensa di questo periodo non troppo positivo? “Sono concentrato sul mio lavoro e la società si comporta sempre nello stesso modo, non siamo abbandonati a noi stessi, Petrachi sta con noi durante gli allenamenti e con Cairo mi sento tutti i giorni“.