Fabrizio Berni non ha usato giri di parole per descrivere la situazione che sta vivendo la squadra di Paolo Vanoli.
La Fiorentina sta vivendo una prima parte di stagione da incubo: nonostante una rosa di tutto rispetto, i gigliati sono ultimi in classifica con appena 9 punti conquistati in 17 partite, frutto di 6 pareggi, 10 sconfitte e 1 sola vittoria (5-1 contro l’Udinese). Fabrizio Berni, che ha vestito la maglia del club gigliato tra il 1969 e il 1971, non ha usato giri di parole per descrivere la situazione della squadra di Paolo Vanoli: “C’è delusione totale, perché è impossibile che la Fiorentina abbia vinto solo una partita da inizio campionato”.
“C’è una mancanza da parte di tutti e soprattutto tra i giocatori. I nuovi non si sono ancora inseriti e i vecchi non hanno confermato le cose buone fatte vedere l’anno scorso – ha continuato Berni a Radio FirenzeViola -. Addirittura ci sono delle sceneggiate alla Merola a fronte di un rigore, roba nemmeno da terza categoria. Sono molto deluso anche dall’allenatore perché non si può giustificare un rigore non calciato dicendo che il giocatore non se la sentiva. Bisogna imporgli di calciarlo, non giustificarlo. Alla luce di tutto questo, la situazione non può che essere drammatica”.
Potrebbero esserci diversi cambiamenti in squadra tra la sessione estiva di calciomercato e quella invernale: “Manderei via anche Moise Kean se qualcuno proponesse una contropartita adeguata. Quest’anno ha atteggiamenti egoistici deleteri per la squadra: la situazione è drammatica e bisogna operare chirurgicamente in profondità. Piccoli è stato una delusione ma siamo certi che giocando dal primo minuto non possa far meglio di Kean? In generale dico che se un giocatore si sente sminuito a stare alla Fiorentina è meglio che vada via. Meglio undici generosi fidelizzati che undici presuntuosi che non fanno squadra e giocano ognuno per conto suo”.
Attenzione anche a possibili ribaltoni in panchina: le prossime partite saranno decisive per Paolo Vanoli e la società si sta guardando intorno per individuare un possibile sostituto. Da Beppe Iachini è arrivata una candidatura spontanea per nulla velata: “Non esiterei a dare una mano, in questa situazione anche altri professionisti non rifiuterebbero. La Fiorentina è sempre una grande società, al di là del momento che sta vivendo”.
“Quando ti ritrovi con una classifica così, per i calciatori è una situazione anomala, di grande pressione. Bisogna superare difficoltà inaspettate anche a livello psicologico e sono convinto che ci siano i margini per uscire dalla crisi. Serve una serie di risultati consecutivi per poter sbloccare la situazione e tornare a giocare con la giusta serenità” ha concluso Iachini ai microfoni di Rai Radio 1.