Ronaldo c’è, ma non segna: la Juve vince lo stesso

Operazione vendetta compiuta. La Juventus riscatta il ko dello scorso anno contro la Lazio, quando i biancocelesti furono gli unici a passare allo Stadium, restando a punteggio pieno dopo due giornate di campionato. La prima stagionale all’”Allianz Stadium” non regala sorprese, ma neppure regala il primo gol ufficiale con la nuova maglia di Cristiano Ronaldo, capace di strappare un’altra sufficienza come a Verona per impegno e partecipazione al gioco, ma a secco nonostante un paio di occasioni le abbia avute.

Allegri può comunque essere soddisfatto: il gioco ancora non è al top, ma le individualità bastano e avanzano anche contro una squadra organizzata e coraggiosa come la Lazio, che nel primo tempo pressa alto e concede ai campioni d’Italia solo un paio di tiri di Khedira e Bernardeschi, deviati (il primo sul palo) da Strakosha, che diventerà determinante anche nel secondo tempo, dopo essersi arreso al bel tiro dal limite di Pjanic che sblocca la partita alla mezzora. Nella ripresa la Lazio non riesce a riproporre ritmi così alti, la Juventus si accontenta di gestire e Ronaldo sale in cattedra.

Il gol però non arriva: una punizione trova la barriera, un tiro dal limite trova la mano di Strakosha, un colpo di testa finisce alto e a quindici dalla fine accade l’incredibile quando Cristiano sbuccia, complice anche la deviazione di Strakosha, un cross di Cancelo, spinto in rete da Mandzukic. Lazio e Chievo vanno a casa con 0 punti, ma la soddisfazione di non aver subito gol dal Marziano.
 

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