
Gennaro Gattuso è stato presentato come nuovo ct dell'Italia, al suo fianco nella conferenza stampa Gabriele Gravina e Gianluigi Buffon.
“Questo è un sogno che si realizza. Non sarà un compito facile, ma nella vita nulla è facile. C’è poco da dire, bisogna lavorare. Da anni si dice che non abbiamo calciatori: io credo che bisogni solo entrare nella loro testa per farli rendere al meglio. Il mio obiettivo e quello dello staff sarà quello di riportare l’Italia al Mondiale, che è fondamentale per noi“.
“Di cosa ha bisogno la Nazionale? Di entusiasmo, di compattarci e di restare uniti nei momenti di difficoltà. Il mio obiettivo è quello di portare gioia, di creare una famiglia. Poi i moduli, la tattica vengono dopo. Ora dobbiamo riportare quella mentalità che ci ha contraddistinto negli anni. Penso che abbiamo una squadra forte. Una squadra, non singoli. Sono convinto che il gruppo abbia valori che possano raggiungere l’obiettivo. Quando mi hanno chiamato non ho esitato un istante. C’è da lavorare ma abbiamo le doti per raggiungere l’obiettivo“.
“Il dato del 68% di stranieri nel nostro campionato è significativo. Abbiamo ottimi risultati con le giovanili, poi si perdono. Dobbiamo dare più opportunità di crescita, credo sia questo il cambiamento. Stare due volte fuori dal Mondiale non è semplice: per questo dobbiamo ritrovare entusiasmo. La paura non deve esistere. Nessuna polemica con La Russa, spero di fargli cambiare idea. Nel 2005 non è stato facile“.
“Tutti pensano a un Gattuso con cuore e grinta. Io credo che le mie squadre abbiano giocato bene, ho cambiato molto visione. Io penso che un Gattuso in campo oggi non faccia bene a livello tattico. Ci vogliono cuore e grinta, mi piace parlare di calcio e ho ben chiare le mie idee. Il gioco è cambiato e bisogna saper entrare nelle teste dei giocatori. Gli esempi che ho avuto in passato sono difficili da riprendere perché oggi sono molto più professionisti, ma fanno più fatica a fare gruppo. A livello professionale vi posso assicurare che sono molto più preparati“.
“Avrò Bonucci nel mio staff, poi Prandelli, Zambrotta e Perrotta ci daranno una mano con i giovani. Per me è un onore, non un problema. Risultati? Con il Napoli e il Milan ho perso la Champions per un punto. Con lo Spalato ci siamo giocati il campionato all’ultima giornata con una squadra piena di giovani, con la Dinamo che ha vinto per 20 anni e ha venduto giocatori a 20 milioni. Solo una squadra vince nelle competizioni, ma bisogna vedere il lavoro delle altre, se la squadra è cresciuta. Credo di aver fatto qualcosa di buono negli anni“.
“Il calcio è la mia vita. Spero di non stressare i miei colleghi. Voglio parlare con i giocatori, vedere le partite dei giocatori dove ci sono gli italiani e sarà questa la vita. Treni, aerei e si cerca di fare le scelte migliori. Lippi? L’ho sentito e non posso dire cosa ci siamo detti. Spero di creare di nuovo quel gruppo e di poter fare quello che ha fatto lui con noi”.
“Bisogna essere bravi a entrare nel modo giusto nella testa dei calciatori. Non dobbiamo pensare che devono cambiare loro, ma noi andare nei loro confronti. Se pensiamo a come ci educavano i nostri genitori, non possiamo restare lì. Sentire i miei genitori emozionarsi all’età che hanno è stato un momento di gioia. Poi tanti altri messaggi ma sentire papà e mamma emozionarsi è stato grande”
La conferenza stampa era stata aperta dal presidente della FIGC Gabriele Gravina: “La scelta di Gattuso è stata condivisa e ringrazio Buffon. Il suo è stato un ruolo determinante per un progetto che a breve presenteremo. E’ stata una scelta condivisa per l’uomo, capace di motivare, e come tecnico. Siamo convinti delle qualità di Rino come allenatore. Conosce la pressione mediatica avendo vissuto ambienti caldi come Napoli e Milan. Abbiamo scelto un allenatore che non ha paura di assumersi le sue responsabilità e che ha sempre messo il gruppo davanti a tutto”.
“Come Federazione lo sosterremo per costruire un gruppo ambizioso. Avvieremo un progetto Prandelli, supportato da Perrotta e Zambrotta che caleranno nella realtà del nostro calcio l’idea di sviluppare la capacità tecnica dei nostri vivai. Un supporto al settore giovanile con grandissimi vantaggi. Questo sarà un ulteriore progetto che viaggerà in maniera autonoma e parallela al progetto del CT. Con Gattuso collaboreranno Leonardo Bonucci e Andrea Barzagli. Ci siamo rivolti a coloro che sanno il valore della maglia azzurra”.
“La separazione con Spalletti è una ferita – ha continuato Gravina -. Quando interrompi un rapporto splendido fa male. È stata una persona straordinaria. Noi dovevamo dare in tempi brevi una risposta concreta e insieme a Rino abbiamo avuto modo di confrontarci. La sintonia è stata perfetta nel tracciare un percorso che speriamo possa dare una svolta per portare l’Italia ai Mondiali“.
Sulla scelta di Gattuso ct chiude la questione Gianluigi Buffon: “L’intervista di Enrique all’epoca del Valencia certifica quello che penso. Ogni volta che incontravamo le squadre di Rino, parlo da giocatore, la sensazione era di giocare contro una squadra complicata. In campo lo noti subito se dietro c’è una mano capace. Rino ha questa natura e nessuno la toglierà mai, ma è anche un allenatore con esperienza in tutta Europa che ha sentito il desiderio di evolversi e migliorarsi. Quando mettiamo un’etichetta non vogliamo andare ad approfondire, mentre chi lavora nel calcio deve fare ragionamenti diversi“.