Mondiali 2026, Gennaro Gattuso riaccende il dibattito sulle qualificazioni

Articolo di Aldo Seghedoni

"Bisogna sistemare qualcosa" ha affermato il commissario tecnico della Nazionale alla vigilia di Moldavia-Italia.

Il sistema di qualificazione ai Mondiali di calcio è di nuovo nel mirino degli addetti ai lavori ed è il commissario tecnico della Nazionale, Gennaro Gattuso, a riaccendere il dibattito sui posti riservati alle rappresentative europee in relazione a quelli assegnati alle altre confederazioni continentali, in particolare al Sud America.

Parlando ai microfoni di Sky Sport alla vigilia della gara contro la Moldavia, il c.t. azzurro non ha usato mezzi termini: “Vincere aiuta a vincere e dobbiamo capire cosa succederà eventualmente ai playoff – ha detto Gattuso – ma vedere situazioni come quelle del Sud America, in cui sei nazionali si qualificano e la settima fa il playoff con una nazionale dell’Oceania fa riflettere”.

“La delusione deriva più da quello, bisogna sistemare qualcosa dalle prossime edizioni” ha poi concluso Gattuso, consapevole che anche un doppio successo degli Azzurri contro Moldavia e Norvegia potrebbe non bastare per evitare la serpentina dei playoff, soprattutto alla luce di una differenza reti complessiva (primo criterio da valutare in caso di arrivo a pari punti) di gran lunga dalla parte di Erling Haaland e compagni.

Rispetto alla precedente edizione dei Mondiali, solo tre posti in più sono stati riservati alle nazionali europee (da 13 a 16), nonostante l’aumento complessivo da 32 a 48 squadre. L’Asia è passata da 6 a 8 squadre qualificate direttamente, l’Africa da 5 a 9, il Centro-Nord America da 4 a 6 (comprese le tre nazioni ospitanti), il Sud America da 4 a 6, l’Oceania da 0 a 1. Inoltre, tutti i continenti tranne l’Europa inviano almeno una squadra al playoff intercontinentale in programma a marzo 2026.

Gli dicono tutti che è troppo elegante ma lui non crede sia vero. Ha sempre avuto una grande attrazione per la NBA ma l’altezza non l’ha mai supportato e così ha dovuto ben preso riporre il sogno nel cassetto di diventare un giocatore di basket professionista. Ma non considera che scrivere sia un ripiego, tutt’altro.

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