Napoli, Antonio Conte: “Siamo stati poco brillanti”

Articolo di Martino Davidi

Il tecnico dei campioni d'Italia ammette la superiorità del Benfica.

Il tecnico del Napoli Antonio Conte ha parlato ai microfoni di Sky Sport subito dopo la sconfitta per 2-0 a Lisbona contro il Benfica di José Mourinho nella partita della sesta giornata di Champions League.

“La partita è stata sicuramente dura, difficile, su un campo caldo. Veniamo da una serie di partite ogni 3 giorni, stanno giocando sempre gli stessi ed è inevitabile che qualcosina inizi ad accusare. Il match di domenica è stato di cartello, abbiamo dovuto viaggiare, il Benfica ha giocato venerdì, sono 2 giorni di recupero in più. Dobbiamo però metterle in preventivo queste cose, sapevamo di aver speso tante energie anche dal punto di vista mentale. Oggi qualcuno era stanco, si vedeva, e non c’è possibilità di fare rotazioni particolari. Domani staranno tranquilli, poi ci prepareremo per la partita di Udine”.

“Sicuramente non essere brillante ti porta a fare scelte sbagliate o a non essere così preciso. All’inizio abbiamo faticato e commesso degli errori. Sapevamo comunque delle difficoltà, volevamo partire forte e sulla prima pressione abbiamo preso una palla alle spalle, questo ci ha tolto delle certezze. Nel primo tempo eravamo molto lunghi, e loro trovavano linee di passaggio. Io conosco la situazione, e la sapevo anche quando abbiamo vinto, e so anche che ce la porteremo avanti per un po’. Bisogna anche capire che ci sono serate in cui gli avversari hanno più energia rispetto a te, e oggi hanno meritato più di noi”

“Ci saranno anche campionato e Supercoppa. Mi auguro di recuperare quanto prima Lobotka e Gutierrez, gli altri no. Romelu non sappiamo quando tornerà. Tutte queste gare mi preoccupano, mi preoccupa non avere le energie per affrontarle. Oggi avremmo dovuto essere al massimo, e siamo arrivati un po’ cotti”.

Grande appassionato di sport, è stato un discreto lanciatore di peso ma ha dovuto smettere per problemi ai tendini. Ciò non gli ha impedito di mantenere i legami con il magico mondo dell’atletica. Gli piace scrivere, ma anche leggere: il suo autore preferito è Stephen King e spera di poterlo incontrare un giorno.

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