
I bianconeri aprono la competizione in casa contro il Borussia Dortmund: il tecnico croato ragiona su possibili rientri dall'infermeria.
Per la Juventus, il tempo per metabolizzare il pirotecnico 4-3 inflitto all’Inter è scaduto: all’orizzonte c’è infatti un’altra partita importante per i bianconeri, quella d’esordio nella Champions League 2025-2026 contro il Borussia Dortmund. Una sfida che, in gare ufficiali (escludendo dunque l’amichevole dello scorso 10 agosto, finita 3-1 per la Juve) non si gioca dal marzo del 2015, con successo bianconero per 3-0.
Igor Tudor, parlando nella conferenza stampa di presentazione dell’incontro, ha confermato l’incognita legata alle condizioni fisiche di tre calciatori: i difensori Bremer e Cabal e il jolly offensivo Conceiçao: “Devo parlare con tutti e tre, fare le mie valutazioni e poi una scelta finale – ha detto il tecnico croato -. Bisogna capire come stanno, domani mattina prenderò una decisione definitiva”.
Le partite ravvicinate impongono all’allenatore croato riflessioni che vadano al di là della condizione fisica, in ogni caso: “Si gioca ogni tre giorni, è difficile fare una programmazione lunga. Quello che faremo sarà valutare ogni singolo calciatore, indipendentemente dalla partita precedente e da quella successiva: che sia Inter o Borussia Dortmund, prepariamo ogni partita al massimo delle nostre potenzialità”.
Per Tudor sarà la prima partita in Champions League sulla panchina della Juventus: da calciatore sfiorò la vittoria nel 2003, perdendo nella finale tutta italiana di Manchester contro il Milan ai rigori. “La Champions è una competizione che piace a tutti – ha detto -. Quando ero a Marsiglia ho capito che il fascino di questa coppa è uguale anche da allenatore. Le partite, però, si preparano come le altre, semplicemente i calciatori non vogliono mancare, giocherebbero anche con mezza gamba”.