
Un lampo, un istante, un colpo che resterà nella memoria dei tifosi
Un lampo, un istante, un colpo che resterà nella memoria dei tifosi. Minuto 91 del Derby d’Italia, 13 settembre 2025: Juventus e Inter sono sul 3-3, lo Stadium trattiene il fiato. La palla arriva ai piedi di Vasilije Adzic, diciannove anni appena compiuti, montenegrino con la calma dei veterani e il coraggio dei predestinati. Con un destro secco da fuori area, il giovane centrocampista disegna una parabola che si insacca all’incrocio, battendo Sommer e regalando ai bianconeri una vittoria epica per 4-3.
Quel gol, il primo in Serie A con la maglia della Juventus, non è soltanto un episodio spettacolare: è il manifesto di ciò che Adzic può diventare. Non un comprimario, ma un protagonista del futuro juventino.
Nato nel 2006 a Nikšić, in Montenegro, Adzic è cresciuto calcisticamente nel Budućnost Podgorica, dove ha debuttato a soli 15 anni segnando al suo esordio in campionato. Le sue qualità tecniche, unite a una struttura fisica importante (185 cm e tanta corsa), hanno attirato presto l’attenzione degli osservatori europei. Nel luglio 2024 la Juventus ha deciso di puntare forte su di lui, portandolo a Torino con un contratto fino al 2027.
Inserito inizialmente tra Next Gen e prima squadra, Adzic ha lavorato in silenzio, affinando tattica e intensità, ma senza mai perdere la sua caratteristica principale: il coraggio di prendersi responsabilità. Allegri – e lo staff tecnico – lo hanno fatto crescere passo dopo passo, consapevoli di avere tra le mani un profilo in grado di cambiare le partite.
Il gol contro l’Inter è arrivato come la naturale conseguenza di questo percorso: un ragazzo che, pur giovanissimo, non trema davanti al palcoscenico più difficile del calcio italiano.
Adžić è un centrocampista offensivo moderno: visione di gioco, buon piede destro, capacità di inserimento e un tiro dalla distanza che ricorda grandi interpreti del ruolo. È duttile, può muoversi da mezzala, trequartista o seconda punta tattica. La Juventus lo vede come un elemento chiave nella costruzione del futuro, un profilo che unisce qualità balcanica e mentalità europea.
Il gol nel Derby d’Italia ha acceso i riflettori, ma il percorso resta lungo. Adzic dovrà trovare continuità, consolidare il proprio ruolo nella rosa e imparare a reggere le pressioni che un club come la Juventus inevitabilmente porta con sé. Intanto, però, il suo nome è già entrato nel cuore dei tifosi.
Forse, tra qualche anno, ripensando a quel destro sotto la curva al 91’, qualcuno dirà che lì è iniziata davvero la storia di Vasilije Adžić, il nuovo volto della Juventus.