Boni tra i rimpianti e… Stroppa

Il Parma passa ad Avellino ma Enrico Boni ha ancora negli occhi il Foggia visto al ‘Tardini’ pochi giorni fa.

“Il calcio è anche spettacolo, fantasia e creatività – osserva l’opinionista di Sportal.it -. Magari qualcuno dirà che conta il risultato, ma il Parma di D’Aversa gioca un brutto calcio, di sacrificio. E io dico che non è un caso se i rossoneri hanno sempre così tanti tifosi al seguito, oltre che per l’amore incondizionato per la loro squadra”. Però al ‘Partenio’ sono arrivati tre punti. “Sul 2-0 dopo 8 minuti la partita era in discesa ma non è stata chiusa e Novellino, che è un volpone, ha saputo riaprirla. D’Aversa ha messo cinque giocatori diversi rispetto all’esibizione con i ‘Satanelli’, è tornato anche Mazzocchi, che non si vedeva da tempo. E’ un bene che vengano ruotati gli uomini a disposizione. Come da me previsto, ma non da altri, Calaiò e Ceravolo non sono partiti dall’inizio insieme perché D’Aversa non cambia mai la sua filosofia di gioco. Non nego comunque sia stato un successo importante, anche se…”. Anche se? “Adesso viene il bello, ad aprile si capirà dove si piazzerà il Parma, perché verranno al ‘Tardini’ a giocare Palermo, Frosinone e Cittadella: gare che potevano e anzi dovevano valere per la promozione diretta e che invece serviranno per un migliore posizionamento ai playoff”.

Playoff sicuri, comunque? “Quasi al 100%, ma occhio al Carpi che non è poi così lontano. Sarebbe una beffa incredibile restare fuori, con questo organico. Ma ormai non vedo come ci si possa classificare al primo o al secondo posto, sarà adesso fondamentale arrivare terzi o quarti per evitare un turno di post-season.

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