Esperienza e leadership. Il club biancorosso non ha un play "vero" dai tempi del Chacho Rodriguez. Pronto un biennale.
Nel corso dell’ultima, deludente, stagione, l’Olimpia Milano ha avuto diversi problemi a livello di playmaker. Da Nico Mannion a Leandro Bolmaro, passando per Diego Flaccadori, Nenad Dimitrijevic (bocciato a metà stagione) e altre soluzioni che, a conti fatti, non hanno portato i frutti sperati. Per questo, il club biancorosso ha deciso di puntare su un playmaker “vero”.
La scelta è ricaduta su Lorenzo Brown. Lo statunitense, naturalizzato spagnolo, ha l’esperienza giusta (classe 1990) per prendersi in mano le redini della squadra. Di fatto, è dai tempi del Chacho Rodriguez che l’EA7 non ha un leader nel ruolo di playmaker.
Secondo il portale greco SDNA, Lorenzo Brown, in uscita dal Panathinaikos, con cui ha vinto la coppa nazionale, avrebbe già firmato il contratto con i biancorossi. Un accordo biennale a 2,5 milioni di euro.
Un’operazione economica di un certo livello, a conferma di quanto la società biancorossa creda in Lorenzo Brown. Dopo Marko Guduric e Quinn Ellis, il quasi 35enne play dovrebbe essere il terzo acquisto del mercato biancorosso. Contestualmente, l’Olimpia Milano è al lavoro anche per rinforzare il reparto lunghi. Si continua a parlare di Vlatko Cancar, Campione NBA con i Denver Nuggets, e dell’azzurro Lorenzo Totè. Prima, però, si punterà a chiudere la trattativa per Lorenzo Brown, tassello fondamentale per la nuova Olimpia Milano.
