Kaukenas, 39 anni e 27 punti

La finale scudetto è iniziata, con Milano che ha battuto Reggio Emilia in gara-1 per 87-80.
 
In esclusiva per Sportal.it, Enrico Campana, prima firma del basket e tennis, nonché capo dei servizi olimpici e inviato della Gazzetta dello Sport, ha analizzato la partita con le sue acute ed impeccabili considerazioni.
 
1) La trama
 
Reggio Emilia comincia con le migliori intenzioni e un fuoco concentrico, Kaukenas inarrestabile, guida nel primo quarto, poi subisce  (0/17 nei primi 5 minuti del secondo) l’energia del Platoon Armani. Si rialza  una prima volta e una seconda quando le due triple di McLean e Lafayette in apertura dell’ultimo quarto scavano un solco di 17 punti, 55-72. Reazione di carattere ammirevole tanto che sul 78-83 a 22″ sfruttando  un passaggio sghembo di Gentile potrebbe  riaprire la gara,  gli emiliani partono in contropiede.  La palla carambola invece nelle mani di Kalnietis che mette al sicuro il risultato con due liberi. “Un altro minuti e mezzo e li avremmo ripresi..”, brontola Menetti.
 
2) Il Migliore della gara
 
L’highlander Rimantas Kaukenas tiene sotto scacco Milano all’inizio, ricuce lo strappo dello 0/17 all’inizio del 2°tempo, insiste fino alla fine, 27 punti e 30 di valutazione: impavido gladiatore ogni volta rinato più forte da infortuni e operazioni
 
3) La nota tecnica
 
Gara tutto sommato di buon livello. Parità fra assist e palle perse, Milano ha fatto la voce grossa ai rimbalzi,  i radar emiliani hanno bilanciato con 15 recuperi. Milano ha tirato in area col 65 per cento contro 58,  troppo perimetrale la Grissin Bon da qui soltanto 7 liberi contro 24 dei rivali, ma non ha mai mollato. In alcune voci del gioco le differenze sono marcate, difficilmente possono essere cancellare, non si fanno guerre con le limr. Scudetto di Milano scritto negli astri e nei budget della Maison milanese,  basterà l’ardore dell’Italreggio  e il recupero di Aradori per gara2 di domenica?. Kaukens può ripetersi a questi livelli, se Repesa gli riserva una staffetta?
 
4) Il voto dei giocatori, allenatori e arbitri
 
MILANO 7,5; 8 McLean, padrone nelle aree e nei cieli, neutralizza il pick and roll reggiano; 7 Gentile (7/10, 0/3 nelle triple) presenza importante nel recupero e nel break; 6,5 Lafayette, 6 Cerella, 6,5 Kalnietis, 7 Macvan, 6 Cinciarini: tiene il ritmo ed è già qualcosa…; 7 Sanders una sicurezza; 6 Simon a due facce: 5 perse, 8 rimbalzi; 5,5 Batista: 10 minuti, in difesa dormiva. Fuori per  turn over Jenkins. Coach: 7 Repesa muove bene la panchina che fa la differenza e batte il tasto sui pericolosi cali di tensione discutendo spesso coi suoi giocatori. REGGIO EMILIA: 7: 9 Kaukenas quasi perfetto al tiro, continuo problema per Milano; Aradori non giudicabile, suo il canestro pregevole d’apertura ma la sua pratita finisce subito per lo stiramento all’adduttore; 7,5 Polonara, 7 rimbalzi e addirittura 6 recuperi, deve essere più pericoloso da sotto; 5,5 Needham: nè carne nè pesce, non ha approfittato dell’infortunio di Aradori: due air balls, questo è forse un cecchino?; 6 Lavrinovic il problema dei falli, deve giocare più vicino a canestro; 6 Della Valle:  forza all’inizio, si riprende  nel finale quando trova il ritmo; 6,5 De Nicolao: alla sua prima finale tiene bene i campo, deve crescere come personalità e tirare da fuori; 6 Veremeenko: al rientro  si è reso utile nel finale, con Milano  indispensabile la stazza; 6 Silins, qualche buon tiro non basta, ma la grinta dov’é?. Coach: 7 Menetti ha riaperto  la partita nonostante le emergenze e l’inferiorità marcata ai rimbalzi e alla metà dei canestri in area degli avversari, esce a testa alta da gara1. Arbitri: 6 Lamonica, Sabetta, Filippini, tre errori a danno di Reggio Emilia sull’interpretazione del fallo e un passi di Lavrinovic, tutti confermati dal replay.
 
5) L’analisi della statistica
 
Nella valutazione Milano usa il pugno pesante (+36)  con le sue individualità  di maggior spicco , tranne Simon che invece non sente il tiro; nelle rotazioni la panchina  spegne la fiammata iniziale degli emiliani e fa la differenza, domina i cieli (15 rimbalzi in più, ben 14 in attacco) ma i “grissini” non si spezzano e non si piegano..
 
6) La curiosità
 
Vedendo Kaukenas imperversare, Repesa chiama time out  disegnando il numero 39 sulla lunetta, i suoi giocatori non riescono a capire, dopo qualche secondo di silenzio parte con l’infervoro: “Kaukenas ha 39 anni e più energia di tutti voi assieme!”
 
7) Dopo-gara
 
Gentile: “Abbiamo fatto un po’ di errori, quando stacchiamo il cervello rischiamo. Per gara2 serve un approccio diverso e mettere in campo la nostra fisicità”. Max Menetti: “Voglio sdrammatizzare un po’ su Aradori, per forza di cose.. Dovremo essere più bravi a non subire le ondate di Milano, abbiamo capito che possiamo metterli in difficoltà”.
 
ZOOM GARA1
 
MILANO-Reggio Emilia 87-80 (20-21, 27-14; 19-18, 21-27)
 
MVP: 30 R.Kaukenas, p27  4/7 5/7 da3 4/4tl 2pe 3re 5a 6fs 4f, 32′. MVP Milano: 27 J.McLean, 13 3/4 1/1 da3 tl4/6 3st 2sc 1re 2pe, 24′
 
MIGLIOR Marcatore: 15 A.Gentile 7/10 0/3 da3 1/2 tl 4r 4pe 1re 4a 5fs,27′; 27 R.Kaukenas
 
MIGLIOR ITALIANO: 17 A.Gentile p15; 18 A.Polonara p9 3/4 1/4 da3 8r 6re 3a, 35′
 
TIRO2: 25/38 65,8-20/35 58,8. TIRO3: 7/22 31,8-11/30 36,3. TIRI LIBERI: 16/24 66,7/7 100. RIMBALZI: 38 (14a)-23. PERSE 37: 18 Mi, 19 Re. ASSIST: 41, 20 Mi, 21 Re. RECUPERI: 25, 10 Mi, 15 Re. FALLI: 20-28. VALUTAZIONE: 112-76 (+36). PANCHINA: Punti 41-29, Valutazione 52-15. ITALIANS Punti 19/23; Valutazione 18/31.
 
A cura di Enrico Campana

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