Avellino travolge Reggio Emilia, 2-2

Partita memorabile per una spettacolare Avellino che gioca una partita stellare e asfalta (97-54) una Reggio Emilia mai in partita che si scioglie come neve al sole ed esce dal parquet avellinese umiliata e con le ossa rotte. Difesa da manuale, scelte di tiro perfette in attacco, dominio  tecnico, tattico e atletico: questi gli ingredienti del clinic di basket  sciorinato dalteam di Sacripanti. La truppa di Menetti torna in Emilia dopo avere perso le certezze costruite nelle prime due gare al Bigi. Grande prova corale per i biancoverdi con sei uomini in doppia cifra. Buva il migliore (19). Tutta la Grissin Bon dietro la lavagna.      
 
Pala De Mauro gremito ed entusiasmo alle stelle dopo la brillante prestazione sfoderata dai lupi domenica sera che ha riaperto la serie. Padroni di casa con il forfait in extremis di Acker che vogliono ripartire dall’inerzia guadagnata nel terzo round per impattare e collezionare il secondo successo della loro storia in semifinale scudetto. Reggio cerca invece di tornare a casa con un mattoncino che avrebbe il sapore dell’ipoteca sulla finale. Menetti si presenta sempre con la pesante defezione del bielorusso Veremeenko che gli impone di trovare un’altra valida contraerea al tandem Cervi-Buva diventato dominante nella contesa (75 punti nelle ultime due uscite). La Sidigas parte col turbo: concentrata azzanna la partita con Cervi che domina sotto le plance e Ragland che mena le danze alla perfezione (14-4 al 6′). L’inizio di Reggio è da incubo. Grissin Bon spaesata, con la testa fuori dalla partita e con una difesa molle come uno stracchino. Il match è a senso unico con una Reggiana irriconoscibile travolta dall’aggressività degli irpini. Lavrinovic e soci non ci capiscono nulla, rimbalzano contro il muro biancoverde e concedono sistematicamente secondi tiri. Veikalas entra nella serie ed è indemoniato. Buva punisce la retroguardia emiliana anche con una fiondata (24-8 all’8′). Severini mette una tripla siderale che inchioda il 30-10 con cui si chiude il primo periodo. Si riparte con Avellino che continua a macinare gioco e a tenere abbassata la saracinesca difensiva. Dopo 15 giri di lancette Avellino prende il largo sul 38-14 con il contropiede di Nunnally. Menetti ruota i suoi ma non trova uno straccio di quintetto che lanci un segnale di vita: il ferro sputa ogni conclusione biancorossa. Buva infierisce (40-17 al 17′). Si va negli spogliatoi con i lupi che si sono mangiati la Reggiana tirando col 59% dal campo. 46-23 il punteggio per un incredibile 64-7 di valutazione!
 
Parte la terza frazione e la gara è praticamente già finita: Avellino è in pieno controllo della gara e allunga ulteriormente sul 62-29 al 25′, con Nunnally e Ragland che imperversano. L’elettrocardiogramma biancorosso è completamente piatto con le mani emiliane che continuano ad essere gelide. La valutazione sul box score è impietoso: 87-6! Il Pala del Mauro è in delirio esaltato dalla prova superlativa di Buva e soci. Lo show avellinese non accenna a fermarsi e i ragazzi di Sacripanti non tolgono il piede dall’acceleratore toccando addirittura il +47 (94-47 al 39′) e chiudendo con una valutazione di 125-28. L’ultima frazione serve solo per definire lo scout finale con Reggio che tira completamente i remi in barca e Avellino che arriva in carrozza a festeggiare con la “ola” del pubblico biancoverde una vittoria che gli da tanta energia in vista di una gara 5 che si preannuncia infiammata. 2-2 palla al centro. La partita di giovedì al Bigi sarà il “pivotal game” della serie.
 
In collaborazione con basketissimo.com
 

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