Achille Polonara racconta la sua battaglia e guarda avanti

Articolo di Francesco Lucivero

Il cestista marchigiano, recente tedoforo d'eccezione, continua a commuovere tutti e guarda al nuovo anno con fiducia.

Pochi giorni dopo aver partecipato al viaggio della fiamma olimpica di Milano-Cortina 2026 come tedoforo, Achille Polonara è tornato a parlare della battaglia contro la leucemia mieloide acuta, che sta affrontando assieme alla sua famiglia con il sostegno di tutti gli appassionati di sport e della pallacanestro in particolare. Nel corso di un’intervista rilasciata a ‘Verissimo’ su Canale 5, il cestista marchigiano ha parlato a cuore aperto, lanciando un segnale decisamente incoraggiante: “Oggi sto bene, il peggio è passato” ha detto, consapevole comunque che il percorso verso la normalità è ancora lungo.

In studio, Polonara è stato accompagnato dalla moglie Erika e dai due figli: “Grazie alla mia famiglia sto vivendo in momento sereno – ha spiegato il cestista attualmente sotto contratto con la Dinamo Sassari, con cui spera di poter tornare presto sul parquet -. Mia moglie non mi ha lasciato solo neanche per un secondo e i miei bambini mi danno una forza enorme. Ho attraversato momenti bruttissimi, Erika è stata straordinaria. Tornare a giocare? Certo che mi piacerebbe, ma ora devo pensare a rimettermi in salute: vivo giorno per giorno, spero che anno nuovo significhi vita nuova, come dice il proverbio”.

Proprio Erika è poi tornata sul difficilissimo momento di un paio di mesi fa: “C’erano state complicazioni dopo il trapianto di midollo – ha affermato -. Il 16 ottobre mi hanno chiamata e ho temuto il peggio, i medici mi hanno spiegato che Achille si era sentito male ed era finito in coma. Ha chiuso gli occhi di giovedì e li ha riaperti il martedì successivo, io non l’ho mai lasciato perché sentivo che mi aveva fatto una promessa e l’ha mantenuta”. A rappresentare una sorta di rinascita anche il momento simbolico del 6 dicembre scorso, quando Polonara ha portato la fiamma olimpica durante il viaggio di Milano-Cortina 2026.

Per l’ex Virtus è stata un’altra tappa fondamentale del suo percorso di recupero. “Ero super agitato e nervoso, ma è andato tutto bene – aveva dichiarato a margine della sua partecipazione alla staffetta olimpica, dove aveva ricevuto la torcia da un suo conterraneo, il campione di salto in alto Gianmarco Tamberi (tra l’altro grande appassionato di basket) -. È un’emozione anche essere in piedi, fino a una settimana fa ero ancora in carrozzina, quindi è un grande successo”.

La presenza di Polonara come tedoforo aveva assunto un significato ancora più speciale considerando che solo poche settimane prima, a fine novembre, aveva fatto la sua prima apparizione pubblica alla Nova Arena di Tortona durante Italia-Islanda. Una gara per la quale c.t. Luca Banchi gli aveva anche affidato simbolicamente i gradi di capitano, come gesto di vicinanza da parte dello staff tecnico azzurro e della Federbasket.

Nato nel 1986, giornalista pubblicista e speaker radiofonico appassionato di comunicazione sportiva e culturale. Nell'ambito di collaborazioni con importanti editori italiani, oltre che di uffici stampa, realizza articoli, interviste e contenuti per web, radio, televisione e social media.

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