US Open, Matteo Berrettini non tradisce: domato un coriaceo Murray

6-4 6-4 6-7 6-3 il punteggio a favore dell’azzurro

Matteo Berrettini c’è, e conquista gli ottavi di finale degli US Open dopo un bel match, condotto dalle prime battute, al cospetto di un ottimo Andy Murray. Il tennista romano, che sembra aver ritrovato condizioni e colpi dopo le premature uscite al Canada Open e a Cincinnati, batte in quattro set il britannico, mai domo, che ha dovuto alfine piegarsi alla maggior costanza dell’italiano.

Dopo aver incamerato i primi due set con un duplice 6-4, Berrettini ha sprecato ben 8 palle break nel terzo parziale, vinto da Murray al tie.break. Nella quarta frazione Berrettini non si scompone, piazzando il break decisivo nell’ottavo gioco. Il braccio non trema nel turno di servizio successivo, e il romano conquista gli ottavi di finale, dove se la vedrà con lo spagnolo Davidovich-Fokina, che ha sconfitto in quattro set il colombiano Galan, già giustiziere di Stefanos Tsitsipas al primo turno.

Matteo Berrettini, soprannominato nel circuito ATP “The Hammer” (il martello), a causa della potenza supersonica dei suoi colpi di servizio e diritto, è un tennista italiano, nato a Roma il 12 aprile 1996. Decise di puntare tutto sul tennis grazie al prezioso consiglio del fratello minore Jacopo, anch’egli tennista. All’età di 14 anni passò ad allenarsi al circolo Canottieri Aniene, guidato da Vincenzo Santopadre, che è ancora il suo coach.

Berrettini è ritenuto il miglior giocatore italiano di sempre su erba, essendo l’unico ad aver raggiunto la finale di Wimbledon. Egli vanta inoltre il secondo miglior piazzamento (il primo appartiene ad Adriano Panatta) di sempre per un tennista italiano nel ranking ATP, avendo raggiunto la posizione numero 6 del ranking ATP nel gennaio del 2022.

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