Progetto Grande Slam, Rafa Nadal mette le cose in chiaro

“Personalmente firmerei soltanto per giocare senza dolore, altro che Grande Slam”.

Non contento di essere già nella storia del tennis, Rafa Nadal è entrato di diritto nella leggenda del nobile sport di cui è interprete straordinario vincendo i primi due tornei del Grande Slam del 2022: prima l’Australian Open, con una fantastica rimonta in finale ai danni di Daniil Medvedev, poi il Roland Garros – il suo 14esimo -, a cui era arrivato in condizioni precarie.

Intervistato da ‘La Gazzetta dello Sport’ a pochi giorni dall’ennesimo trionfo in terra parigina, il campione maiorchino ha parlato delle sue condizioni fisiche e della possibilità di completare il Grande Slam vincendo i restanti due Major della stagione: “Ad inizio carriera non mi sarei mai aspettato di vincere per 14 volte uno stesso torneo dello Slam. Io ho sempre voluto assecondare la mia passione di giocare, non ho mai pensato ad essere il migliore. E comunque resto un essere umano come tutti, per cui se ce l’ho fatta io, mi aspetto che in futuro ci riusciranno anche altri giocatori”, ha esordito Nadal.

“Ho giocato con un piede anestetizzato. L’anestetico dura sette ore, poi l’unica cosa che può dare fastidio sono le dita del piede quando si risvegliano, però in generale non provo dolore, e questo è fantastico. Non potevo permettere che il dolore mi condizionasse in partita, altrimenti sarei stato da subito in svantaggio psicologico nel match: a quel punto avrei preferito non scendere nemmeno in campo. Ipotesi Grande Slam? L’unica cosa che penso al riguardo è che si tratta di una follia anche solo a pensarci. È un obiettivo che nessuno è riuscito a centrare negli ultimi 50 anni, quindi è un’impresa difficilissima. Personalmente firmerei soltanto per giocare senza dolore, altro che Grande Slam”, ha concluso l’inossidabile tennista iberico.

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