Per Jannik Sinner comincia la stagione sulla terra battuta: ecco il suo bilancio fino al 2023

Per Jannik Sinner comincia la stagione sulla terra battuta: ecco il suo bilancio fino al 2023

Domenica prossima a Montecarlo inizierà la stagione dei Masters 1000 sulla terra battuta, che proseguirà poi con Madrid, Roma e infine il secondo Slam dell’anno, il vero e proprio campionato del mondo sul rosso, il Roland Garros.

Non c’è dubbio che questa superficie, insieme all’erba, sulla quale però si gioca ormai pochissimo, sia quella che Jannik Sinner gradisce di meno rispetto al cemento outdoor o indoor, sia per i risultati sia per le caratteristiche di gioco.

In carriera nel circuito maggiore, compresi i match di qualificazione, ha vinto 46 partite e ne ha perse 21, e sui 13 tornei che si è aggiudicato, uno solo l’ha vinto sulla terra battuta, a Umago nel 2022, quando batté Carlos Alcaraz in finale, peraltro l’unica da lui raggiunta su questa superficie.

Al Roland Garros il miglior risultato sono stati i quarti di finale raggiunti alla prima partecipazione nel 2020, e si era dovuto arrendere al Re di Parigi, Rafael Nadal.

Nei Masters 1000 l’anno scorso arrivò in semifinale proprio a Montecarlo, perdendo da Holger Rune in tre set dopo aver vinto il primo.

Nel Principato nel 2022 si era spinto fino ai quarti, perdendo da Sascha Zverev, per poi ripetere lo stesso risultato a Roma, eliminato da Stefanos Tsitsipas.

In totale l’anno scorso ha totalizzato nei tornei sulla terra 585 punti: semifinale, come detto, a Montecarlo, quarti a Barcellona (dove si ritirò non giocando contro Lorenzo Musetti), ottavi a Roma e secondo turno al Roland Garros.

Un blancio, quello del 2023, che sembra a prima vista migliorabilissimo visti gli enormi progressi fatti negli ultimi mesi dal 22enne altoatesino di Sesto Pusteria che, di fatto, è il più forte tennista del mondo almeno dallo scorso ottobre.

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