Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, i pronostici di Paolo Bertolucci per gli Us Open

Articolo di Andrea Gussoni

"Non vedo molte trappole, ma è sempre un tour di due settimane, con ostacoli certi, ma ampiamente alla portata"

Paolo Bertolucci ha commentato sulla Gazzetta dello Sport l’esito dei sorteggi degli Us Open: “Mi pare che il tabellone che dovrebbe portare all’ennesima finale fra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, sia ben bilanciato. Non vedo molte trappole, ma è sempre un tour di due settimane, con ostacoli certi, ma ampiamente alla portata dei primi due giocatori al mondo”.

“La griglia è equilibrata per le teste di serie: potrebbe esserci Shelton nei quarti a dare qualche apprensione ad Alcaraz prima delle fasi finali, o l’insidia Paul oppure Bublik agli ottavi per Sinner, considerando anche il precedente di Halle, con quella sconfitta non pronosticabile di Jannik contro il kazako. Sono giocatori imprevedibili a livello tecnico e tattico, ma temibili solo quando si gioca 2 set su 3: sui 3 set su 5 i primi due del ranking hanno sempre la possibilità della lunga distanza che consente loro di recuperare una partenza con marce ridotte”.

“Più avanti Sinner potrebbe avere Zverev in semifinale, mentre Alcaraz aspetterebbe uno fra Fritz, Rune o Djokovic: sono nomi di sostanza, ma quando hanno incontrato uno dei primi due al mondo sono usciti con le ossa rotte. Per batterli devono essere in una grande giornata e sperare che Jannik o Carlos non siano al 100%: allora ci sarebbe partita”.

“Djokovic, poi, ormai gioca in pratica solo gli Slam, a Londra e Parigi ha dimostrato di poter dire la sua per esperienza e abilità e non mi meraviglierei di trovarlo nei quarti: contro Alcaraz e Sinner finisce però per alzare bandiera bianca perché ha una carta d’identità con dei numeri che non si possono cancellare”, ha concluso.

Giornalista dal 2008 e grande appassionato di tutti gli sport da sempre, segue con particolare interesse basket e volley che ha anche praticato a livello dilettantistico fino ai tempi dell’università. Ama viaggiare, sia per lavoro che con la mia famiglia, e non sa resistere alle tentazioni in cucina.

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