Mats Wilander mette in guardia Jannik Sinner ed esalta Lorenzo Musetti

“Rublev, tre set su cinque, è un avversario molto tosto”.

Da anni voce del grande tennis per i tornei del Grande Slam, Mats Wilander – l’ex campione svedese già vincitore per ben tre volte del Roland Garros, ha parlato ai microfoni di Ubitennis.com relativamente al prossimo avversario di Jannik Sinner e alla cresicta costante di un altro giovane talento come Lorenzo Musetti. Ecco le sue parole.

“Vedo Sinner bene, sta vincendo, abbastanza facilmente, anche se congtro McDonald ha annullato 11 set point, ma appunto erano set point. Vedo che sta migliorando, ogni volta che lo vedo, nel suo modo di giocare. Ma Rublev può non essere l’avversario ideale per lui, perchè giocano un po’ allo stesso modo, però Andrey tira più forte. Jannik lo ha battuto a Montecarlo, ma per me non conta, perchè quella è praticamente la prima settimana in cui si gioca sulla terra rossa, e molti giocatori ci arrivano con pochi giorni di allenamento su questa superficie”, ha esordito Wilander. “Penso che Jannik abbia buone chances, ma Rublev, tre set su cinque, è un avversario molto tosto. Lui ha un gioco simile, con poca varietà, ma alle volte è più semplice giocare se si non hanno molte variazioni; inoltre credo che in questo momento lui ha ottime ragioni per essere estremamente focalizzato. Essere su un campo da tennis in un torneo dello Slam è un posto sicuro, può ritenersi fortunato se pensa a ciò che sta succedendo a molti loro connazionali. Quindi questa cosa può diventare una motivazione in più, e per Daniil Medvedev è la stessa cosa”.

Infine, lo svedese ha voluto elogiare i progressi di Lorenzo Musetti: “Brillante. Molto brillante. Diventerà molto forte. Ha sicuramente la qualità per arrivare nei primi dieci o anche più su. Ovviamente per arrivarci bisogna fare bene negli Slam, tre set su cinque. Però è stato in vantaggio di due set in questo torneo sia contro Djokovic che contro Tsitsipas. Fantastico. In vantaggio di due set avrebbe vinto contro qualsiasi altro giocatore in tabellone, eccetto forse Zverev o Medvedev. Più che sulle sue debolezze, bisognerebbe concentrarsi su quanto di buono Musetti ha fatto vedere. Ha la mentalità giusta, la mentalità italiana”, conclude Wilander.

 

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