Jannik Sinner: il particolare consiglio di Alex Schwazer

Jannik Sinner: il messaggio del conterraneo Alex Schwazer

L’ex marciatore azzurro Alex Schwazer in un’intervista al Corriere della Sera ha parlato del conterraneo Jannik Sinner, arrivato in semifinale a Wimbledon: “Credo che noi altoatesini abbiamo un grande pregio che è anche un enorme difetto, un misto di testardaggine, resilienza, severità con noi stessi. Non ci perdoniamo di non aver fatto tutto, inclusi i minimi dettagli, alla perfezione”.

“Mi piace Jannik, lo seguo. E, razionalmente, penso: è bravo su tutte le superfici, ogni anno ha quattro occasioni di vincere lo Slam, se riesci a mantenersi al top per dieci anni significa 40 occasioni – sono le parole dell’ex marciatore -. Conquisterà un Major, anche più di uno. Con la mia esperienza, gli dico: non faccia un dramma delle sconfitte, sennò il pregio della resilienza diventa il suo più grande problema. Attenzione, cioè, a non diventare mai il più grande nemico di sé stesso”.

Sulla semifinale contro Djokovic manda un consiglio all’atleta di San Candido: “Se pensa che sia il match più importante della sua carriera, è finita. Se pensa che sia la prima di tante semifinali Slam, comincia tutto”.

“Noi montanari tendiamo a chiuderci, ed è sbagliato. Io non avevo minimamente la maturità di Jannik alla sua età. Ma Sinner non ha paura di prendere decisioni importanti, sennò Piatti non lo avrebbe lasciato”.

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