Il mental coach svela il pregio di Matteo Berrettini

“Essendo un ragazzo particolarmente sensibile, impara molto velocemente”.

Ancora fermo ai box per l’infortunio alla mano destra che gli sta causando la perdita di tutta la stagione sulla terra rossa – anche il Roland Garros, per bocca dello stess tennista romano, è in forte dubbio – Matteo Berrettini scalipta in vista del rientro. Sulle sue condizioni fisiche, ma non solo, ha parlato approfonditamente Stefano Massari, il suo mental coach, nel corso di un’intervista rilasciata all’interno del programma ‘TennisMania’.

“Ho sentito Matteo circa una settimana fa – ha esordito Massari -:  la mano va abbastanza bene, bisogna capire in che modo va bene. C’è bisogno di tempo per recuperare la funzionalità della mano. Matteo è abituato ad affrontare certe situazioni, qui si tratta di affrontare più paure che fatiche fisiche. Con gli anni ha cercato di trasformare il tempo necessario al recupero in tempo proficuo. Ci sono ferite e ferite, fisiche e mentali: Matteo riesce a usare il tempo per prendersi cura di sé. Anche la ferita mentale, se si riesce a capire da dove arriva, può insegnare in base all’occasione”.

“La maggiore qualità di Matteo è la capacità di apprendere. Essendo un ragazzo particolarmente sensibile impara molto velocemente. Ed è anche molto curioso, anche se al tempo stesso si stufa molto facilmente. Matteo deve sentirsi ispirato quando va in campo, ogni volta ha bisogno di trovare sempre qualcosa di nuovo. Matteo è anche onesto e chiaro: sa bene quanto le persone che lavorano con lui siano esposte al vento quanto lui e questo, che potrebbe gettarlo nel panico, invece non lo preoccupa, anzi”, conclude Massari.

Articoli correlati