Filippo Volandri spiega perché Jannik Sinner e Matteo Berrettini sono simili. E stuzzica Tiafoe

Parla Volandri

“Per certi versi Jannik Sinner e Matteo Berrettini sono simili”. A dirlo, a “La Stampa”, è Filippo Volandri, direttore tecnico della Fit e capitano di Coppa Davis dell’Italia.

“Cosa mi piace di loro due – spiega -? Di Jannik che vince ad Anversa e il giorno dopo arriva a Vienna e si allena fino alle nove di sera con Zverev. Che dopo ogni partita torna in campo per migliorare qualcosa. Di Matteo che sa sempre come uscire dalle situazioni complicate. A inizio anno ha perduto due mesi ed è arrivata la finale a Wimbledon. Per un altro infortunio ha dovuto rinunciare alle Olimpiadi, e gli è costato perché tiene davvero alla nazionale, ma si è qualificato per Torino. Esce rafforzato dalle difficoltà”.

“Capita, capita di perdere un match come quello di sabato di Sinner. E con Tiafoe è sempre così. L’importante è che Jannik abbia preso punti per le Finals. Il resto è tutta esperienza” chiosa Volandri.

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