Fabio Fognini preannuncia il ritiro

Il 38enne taggiasco dopo il ko con Alcaraz a Wimbledon: "Penso che sia il miglior modo per salutare Wimbledon e forse anche il tennis"

La sconfitta con Carlos Alcaraz a Wimbledon potrebbe essere stato l’ultimo match di Fabio Fognini. “Penso che probabilmente sia il miglior modo per salutare Wimbledon, sì… e forse anche il tennis – ha ammesso in conferenza stampa -. È quello che penso ora. Sono felice, di sicuro. Ho tante emozioni che mi passano per la testa. Sì, l’atmosfera là fuori è stata incredibile. Me la sono goduta molto”.

“Ora, ovviamente, c’è un po’ di amarezza, perché ho avuto le mie occasioni, se parliamo di tennis – ha aggiunto il ligure -. All’inizio del quinto set ero ancora lì. Ma va bene, lui è un campione, ha vinto due volte qui. In questo momento penso sia probabilmente il miglior giocatore del mondo. Ha giocato una finale incredibile con Jannik un mese fa. Quindi tutto il rispetto per lui, sì”.

“Se guardo indietro e vedo cosa sono riuscito a fare nella mia carriera, posso dire una sola parola: sono felice – ha proseguito l’Azzurro -. A volte forse il campo non era perfetto, ma fa parte del gioco. Ho giocato questo sport con tanta passione, come si vede, come tutti sanno. Sì, sono stato fortunato – e sfortunato – a giocare per oltre 15 anni contro i Big Three, Andy e altri 20 grandi giocatori, grandi campioni. Ora sì, ho avuto la possibilità di giocare due volte contro Carlos e una volta contro Jannik (Sinner, ndr.). Come ho detto prima, è tutto un po’ strano. Al momento è difficile dire qualcosa, perché ho tante emozioni e immagini nella testa. Forse nei prossimi giorni potrò dire qualcosa di più”.

Tornando sul ko con il murciano: “Mi sembra di aver giocato bene, no? È stata una bella partita. Se analizziamo il match, penso di non aver meritato di perdere il primo set. Poi ero sotto di un break, e ho vinto il secondo. Lui ha vinto il terzo, ma ero di nuovo avanti 2-1 con break. Quello probabilmente è stato il peggior game, quando ero al servizio in vantaggio. Poi ho vinto molto bene il quarto. Sì, l’inizio del quinto set è stato una completa schifezza. Non meritavo di essere sotto 4-0 in quel modo. Ero 40-15 nel secondo game e l’ho perso. Poi ero 15-40 e l’ho perso. Di nuovo 40-15 e l’ho perso. Non meritavo di stare sotto 4-0. Almeno 2-2 ci stava. Ma stavo giocando contro Carlos, non contro un mio amico”.

Chiosa sulla standing ovation del pubblico: “È stato molto emozionante. Devo essere onesto, ho pianto negli spogliatoi. Ho pianto. Perché, come ho detto, non mi aspettavo di giocare cinque set contro di lui. Devo essere sincero. Con il modo in cui sono arrivato qui, non avevo aspettative. Da quando è iniziato l’anno, dopo l’infortunio, ho giocato davvero male. Non ho vinto molte partite. Quindi mi sono detto: ‘Ok, ero il settimo fuori all’inizio qui a Wimbledon, sono entrato per ultimo’. Come ho detto prima, non c’era modo migliore di giocare su questo campo contro un grande campione, per cui ho tanto rispetto – per lui e per il suo team – perché li conosco molto, molto bene”.

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