
Darren Cahill, allenatore di Jannik Sinner, ha parlato alla vigilia della seconda semifinale del Roland Garros 2025.
Darren Cahill, allenatore di Jannik Sinner, ha parlato alla vigilia della seconda semifinale del Roland Garros 2025 che vedrà l’altoatesino scendere in campo contro Novak Djokovic.
“Se un mese fa mi aveste chiesto di firmare per la finale del Roland Garros, avrei detto ‘Dove devo farlo?’, quindi per noi è molto eccitante, e anche per Jannik è lo stesso“.
“Gli mancano ancora piccoli dettagli, l’anticipo, la capacità di muoversi in fretta verso un angolo, deve entrare nel ritmo della gara, recuperare automatismi, ma migliora ogni giorno. Non so se sia già sufficiente per vincere il torneo, ma la cosa principale è non guardare troppo in là“.
“Sappiamo che se gioca ad alto livello in pochi possono batterlo, ma se scende un po’, non solo lui, ma tutti i top player, possono trovarsi in difficoltà. Ci sono altri ottimi giocatori, Rune ad esempio, o Musetti, e davvero le cose possono cambiare in fretta nel tennis: se Bublik lo avesse breakkato e vinto il secondo set, la partita si sarebbe riaperta, ma se sai mantenere quel livello per 4-5 ore, allora davvero diventi difficile da battere“.
“È proprio questo il nostro obiettivo: arrivare a mantenere mentalmente, fisicamente ed a livello di gioco, uno standard elevato per il maggior tempo possibile. Certo, ci saranno giorni in cui non giocherà bene, ma anche in quei casi, se perdi, impari, torni più forte e riparti. E’ un lavoro quotidiano. L’obiettivo è che lui resti concentrato su se stesso, senza montarsi la testa, e continui a fissare il proprio standard. Non si allena per competere contro Djokovic, Zverev o Alcaraz. Lui vuole diventare il miglior Sinner“.