Brisbane, ora Rafael Nadal si sente pronto

Brisbane, Rafael Nadal si sente pronto

Rafael Nadal ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del suo esordio nell’ATP 250 di Brisbane dove affronterà Dominic Thiem, dopo un anno di assenza dalle competizioni. “Ovviamente c’è un’alta percentuale che questa sia la mia ultima volta qui in Australia – ha ammesso -. Ma, se il prossimo anno torno, non ditemi, avevi detto che era l’ultima stagione [sorride]. Non posso prevedere se il corpo mi permetterà di godermi il tennis come nei vent’anni passati, di essere competitivo – non nel senso di vincere i tornei più importanti, ma in una misura che mi renda felice, con la sensazione di potermela giocare contro chiunque”.

“Sono contento di come mi sto allenando, anche se non ho le aspettative del passato, soprattutto all’inizio – ha aggiunto il campione spagnolo -. Un anno, la chirurgia, poco tempo allenandomi a un livello decente. Difficile dire cosa mi aspetto, anche perché il torneo è diverso dall’allenamento, ma qui con i ragazzi mi sto sentendo di nuovo competitivo. È tanta roba perché un mese fa nemmeno sapevo se sarei riuscito a esserci. Ora mi sento pronto, ma non so cosa succederà in partita”.

Sul processo di recupero ha raccontato: “Dopo l’Australia, mi avevano detto che sarei rientrato in un paio di mesi. È stato difficile accettare quella fase perché l’obiettivo è di rientrare per la stagione sulla terra battuta, soprattutto il finale. Dopo otto settimane mi sentivo come subito dopo l’infortunio, la frustrazione cresceva. Monte Carlo, Barcellona, poi Madrid, Roma. L’obiettivo principale era il Roland Garros, poi c’è stata la conferenza stampa in cui ho detto che non ce l’avrei fatta. Ancora non sapevo che sarebbe stata indispensabile la chirurgia, c’erano opinioni diverse”.

“Alla fine i dottori hanno detto che, senza intervento, probabilmente non sarei mai rientrato, ma non sarebbe stato necessario se non avessi più voluto giocare. Dovevo decidere, tornare o non tornare a giocare a tennis. Sì, volevo riprendere. Operazione, poi sei settimane a casa per la riabilitazione ottimale anche se avrei voluto andare in vacanza. Ricominciato con gli allenamenti, 15-20 minuti. Un percorso tosto, poi sono arrivati i miglioramenti” ha chiosato Nadal.

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