
"Lui non lo dirà mai ma penso che non fosse completamente a suo agio nei movimenti, è crollato nel secondo set".
Boris Becker è tornato a parlare di Jannik Sinner sulla Gazzetta dello Sport: “Mi ha sorpreso il suo livello di gioco, soprattutto considerando che la terra non è la sua superficie ideale. Ero un po’ nervoso per lui quando ha esordito. Il suo tabellone non mi è parso per niente semplice, ma è andato in crescendo e adesso mi sembra che abbia ripreso saldamente tra le mani il volante del suo tennis”.
“Lui non lo dirà mai, perché è un vero campione e non ama cercare giustificazioni, ma penso che non fosse completamente a suo agio nei movimenti, anche per questo motivo il suo livello è crollato nel secondo set”.
Capitolo Alcaraz: “Arrivava dall’infortunio a Barcellona, ha dovuto saltare il suo torneo di casa a Madrid, era molto motivato e lo ha dimostrato. Contro Draper, poi contro Musetti e infine con Jannik è stato eccezionale. In questo momento è il giocatore più completo e pericoloso al mondo su questa superficie”.
“Jannik ha uno stile che su questa superficie rende un po’ meno. La sua caratteristica principale è colpire la palla con grande anticipo. Ma sulla terra spesso ci sono cattivi rimbalzi, devi aspettare prima di colpire, arretrare un po’. Questo non è il suo stile di gioco, dunque fa un po’ più fatica, mentre per il veloce è perfetto. Io avevo lo stesso problema».
“Ci vuole comunque un grande Alcaraz per battere Sinner. Ma non penso che Jannik dovrebbe cambiare il suo stile di gioco per superare Carlos sulla terra. Lo scorso anno in semifinale a Parigi Jannik è stato un passo dal batterlo, quindi la distanza non è enorme. Aggiungerei un particolare: la pressione sarà tutta su Alcaraz che difende il titolo”.