VR46, Luca Marini e Marco Bezzecchi in coro: “Domani sarà un’altra storia”

Le parole di Luca Marini e Marco Bezzecchi dopo la Sprint

Luca Marini e il Mooney VR46 Racing Team centrano il quarto podio stagionale (il terzo nella Sprint, a cui aggiungere la P2 al GP delle Americhe ndr) firmando il terzo posto sotto la bandiera a scacchi della Sprint in Thailandia. Altro buon piazzamento per Marco Bezzecchi, sesto al traguardo e terzo nella classifica generale con 297 punti.

Dopo una partenza praticamente perfetta dalla P2 sullo schieramento in sella alla Ducati Desmosedici GP, Luca tiene il ritmo del gruppo in lotta per il podio dimostrando l’ottimo passo in avanti fatto nelle libere in mattinata. Sale a quota 155 punti, confermando così l’ottava piazza nella generale.

Sprint più faticosa invece per Marco che soffre le alte temperature locali. Quarto alla partenza, non riesce a risalire la classifica, lotta nella Top5 per tutta la durata di gara prima di cedere proprio nel finale.

“Oggi è andato praticamente tutto per il verso giusto: sono partito molto bene, ho tenuto la seconda posizione – ha sottolineato Marini ai canali ufficiali del team -. Sapevo che con Brad (Binder ndr) alle spalle non avrei avuto vita facile. Speravo soffrisse di più la scia sulla gomma davanti, invece ha sempre frenato molto molto forte. Sono contento, è il secondo podio nella Sprint in tre gare consecutive, significa che stiamo lavorando bene. Domani sarà un’altra storia, con la dura dietro, la gestione sarà diversa. Non sarà facile, ma ci proveremo”.

“Una giornata non facile oggi, ho sofferto più del previsto a livello fisico – ha ammesso Marini -. Ho fatto molta fatica da subito, anche al via dove ho perso molto terreno. Poi in una gara così veloce è complicato risalire la classifica e al momento al via non riesco a fare di più. Quasi subito ho avuto un surriscaldamento della gomma davanti, ho dovuto gestirmi per non commettere troppi errori. Domani sarà una storia diversa: sul long run, considerato il ritmo, in proporzione sono meno preoccupato per il dolore”.

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