Pecco Bagnaia manda messaggi alla Ducati: “Dopo quella gara ho perso la testa”

Articolo di Aldo Seghedoni

Il centauro piemontese ha parlato in conferenza stampa in vista del Gran Premio di Portogallo: con lui nel box c'è Nicolò Bulega

Pecco Bagnaia ha spedito messaggi alla Ducati nella conferenza stampa della vigilia della tre giorni di MotoGP a Portimao. Il pilota piemontese è tornato sulla gara di Motegi, dove aveva dominato e si era illuso di aver risolto i suoi problemi, ricomparsi immediatamente nelle corse successive in Asia e Australia. “Motegi è stato il momento peggiore perché mi ha confuso”.

“Mi ha fatto credere di essere tornato in carreggiata, ma poi ho perso la testa. Onestamente, se qualcuno potesse mai spiegarmi cosa è successo lì, sarebbe un sollievo”, ha spiegato Bagnaia. “Per la prima volta in questa stagione, mi ero sentito completamente a mio agio con la mia moto: potevo fare quello che volevo, e i risultati lo hanno dimostrato. E poi in Indonesia, la realtà mi ha colpito: è stato probabilmente il mio peggior weekend dell’anno, sia in termini di sensazioni e risultati”, sono le parole ripotate da motosan.

A Sepang Bagnaia ha rialzato la testa: “La gara di Sepang è stata più importante perché sono riuscito ad adattarmi meglio alla moto. Il cambio di assetto mi ha aiutato molto. Anche se non avevo il feeling migliore, ero abbastanza veloce per lottare per la vittoria. La foratura? Non avevo mai sentito di nessuno che avesse forato in una gara di MotoGP, ma queste cose possono succedere. Nonostante ciò, sono riuscito a lottare”.

Nel box con lui ci sarà Nicolò Bulega, il sostituto di Marc Marquez: “Con Nicolò  passiamo molto tempo insieme anche a casa. E’ bello soprattutto per lui, perché penso che si sia meritato questa grande opportunità. Diciamo che farlo qui non è troppo facile, però è un grandissimo pilota e, se riuscirà ad adattarsi in fretta alle gomme Michelin, potrà anche divertirsi molto, perché questa è una pista sulla quale lui va molto forte e dove la nostra moto di solito funziona bene”.

Gli dicono tutti che è troppo elegante ma lui non crede sia vero. Ha sempre avuto una grande attrazione per la NBA ma l’altezza non l’ha mai supportato e così ha dovuto ben preso riporre il sogno nel cassetto di diventare un giocatore di basket professionista. Ma non considera che scrivere sia un ripiego, tutt’altro.

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