
"Se sono convinto che tutto questo astio nei confronti di Marc sia dovuto alle vicende del 2015 con Valentino Rossi? Assolutamente sì"
Davide Tardozzi sulla Gazzetta dello Sport è tornato a parlare dei fischi a Marc Marquez al Mugello: “Sono situazioni che non ho mai accettato, anche quando Marc non era con noi, perché sentir fischiare uno che ha vinto mi è sempre sembrato brutto”.
“Mi piace pensare che un tifoso di moto sia un po’ più sportivo. Nel calcio gli avversari sono fischiati o sbeffeggiati con l’intenzione di innervosire, per aiutare la propria squadra”, ha aggiunto il team manager della Ducati.
Per Tardozzi il motivo è uno: “Se sono convinto che tutto questo astio nei confronti di Marc sia dovuto alle vicende del 2015 con Valentino Rossi? Assolutamente sì. Vicende che però tutti conoscono solo parzialmente. Si sa come è andata a Sepang, ma dietro c’è molto altro che non è di dominio pubblico e in parte non è nemmeno dipeso dai due piloti. Detto che le colpe secondo me erano 50 e 50, quel che conta dopo dieci anni è che Vale e Marc sono due icone del motociclismo e dovrebbero essere adorati da tutti”.
Il team manager della Ducati però ora ha un sogno: “Che due campioni così non si parlino, da amante del motociclismo, è un dispiacere. Perché potrebbero fare cose insieme e mandare messaggi positivi per far crescere il nostro sport. Capisco l’amarezza di Valentino che con quella penalizzazione ha perso il decimo Mondiale che avrebbe meritato, ma penso che bisognerebbe saper guardare avanti. Sogno che Vale dia un segnale per provare a chiarirsi, perché credo che Marc sarebbe disponibile. È una sensazione mia eh, non ne ho mai parlato con lui…”.