Lewis Hamilton spazza via i dubbi. E su Max Verstappen dice: “Vince senza sudare”

Lewis Hamilton spazza via i dubbi. E su Max Verstappen dice: “Vince senza sudare”

Il britannico della Mercedes sette volte campione del mondo Lewis Hamilton ha rilasciato una lunga intervista alla BBC, ripresa dlla Gazzetta dello Sport, in cui confessa tutti i suoi dubbi che hanno tormentato la sua stagione di Formula 1 appena conclusa ma dice che ha ancora voglia di continuare per puntare al titolo mondiale. E lancia anche una frecciatina a Max Verstappen. Ecco le sue parole.

“Quando vivi stagioni difficili come questa, arriva sempre il momento in cui ti chiedi: ‘Il problema sono io o è la macchina? Hai ancora chance? È finita?’. Sono umano, mi manca quella magia, quando sono un tutt’uno con l’auto, quando scocca quella scintilla straordinaria. Le sensazioni a inizio anno erano le stesse di un anno prima. Avevo davvero grandi aspettative, ma ho capito già in Bahrain che sarebbe stato un anno difficile”.

“Eravamo sulla strada sbagliata e c’era frustrazione. Avevo chiesto certe modifiche che non erano state fatte. Nessuno sapeva esattamente dove era il problema né come risolverlo. L’esperienza del 2022, però, mi ha aiutato a essere più ottimista. Sono sicuro che arriveremo dove dobbiamo arrivare perché ora abbiamo una stella polare. Non ci succedeva da due anni. Ma arrivarci non sarà una linea retta”.

“Esaminando i tempi sul giro e alcuni dati di Max, si vede che è spesso rilassato. Non credo che abbia sudato molto durante l’anno. Quando lo stavo inseguendo ad Austin, sembrava totalmente in controllo. Vuol dire che è in una posizione ottimale. Lui e Red Bull hanno fatto un lavoro straordinario, si meritano questi risultati”.

“Vincere il Mondiale è una motivazione che mi spinge ad andare avanti. Ma c’è anche la voglia di continuare a costruire qualcosa con la squadra, proseguire il lavoro della fondazione Mission 44. E poi organizzare un Gran Premio in Africa sarebbe grandioso”.

“A un certo punto non avrei immaginato di continuare, le stagioni sono lunghe, estenuanti, le vivo da ormai 16 anni. Non è facile restare al top, c’è tanta pressione. Sono sempre sotto esame e inoltre in un momento della mia vita in cui non posso vincere. Mi sono chiesto se volessi davvero andare avanti, ma amo ancora guidare: ho lo stesso entusiasmo di quando ho iniziato”.

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