I due piloti della Rossa hanno punti di vista antitetici sulla SF-25. Serve una vittoria, magari già a Baku.
Monza doveva essere il GP del riscatto. Invece, ancora una volta, solo grandi delusioni per il popolo della Ferrari. Dopo ben 16 GP disputati, nessuna vittoria per la scuderia di Maranello e, soprattutto, sensazioni completamente antitetiche da parte dei due piloti Leclerc e Hamilton.
Il primo, dopo il quarto posto al GP d’Italia, ha evidenziato, ancora una volta, come la macchina non sia all’altezza. Frustrato per l’ennesimo GP gettato alle ortiche, continua ad implorare la scuderia di dargli una monoposto che possa esaltarlo. Dall’altra parte, invece, Hamilton sente che il suo feeling con la SF-25 migliora ed è convinto che il sesto posto a Monza (partiva decimo) sia un buonissimo risultato.
In mezzo il team principal Vasseur che sta cercando di tenere il gruppo unito in ogni modo. Tuttavia, anche lui è cosciente del fatto che, l’unico modo per trovare la quadra, sia vincere un GP. In calendario ci sono ancora otto GP. Il prossimo appuntamento è con il GP dell’Azerbaijan, a Baku, pista che, almeno sulla carta, pare favorevole alla Ferrari.
Arrivati a questo punto, è chiaro che solo un successo potrebbe rianimare l’ambiente. Leclerc ha bisogno di tornare a tagliare il traguardo per primo, così come Hamilton che non vede l’ora di mostrare al popolo della Rossa di essere ancora un fenomeno. A Monza non si sono aiutati nelle qualifiche ma, alla fine, per provare a vincere dovranno trovare il modo di remare nella stessa direzione, a prescindere dal loro punto di vista sulla SF-25.
