Alain Prost incorona Max Verstappen

Le parole di Alain Prost

Alain Prost ha parlato di Max Verstappen sull’Equipe: “Vincere un terzo titolo è già qualcosa di grandioso ma ottenerne tre consecutivi è qualcosa di ancor più grande, perché solo pochi grandi nomi ci sono riusciti. Ma credo che ciò che rende Verstappen così grande e forte sia la sua capacità di essere un grande pilota che ha saputo migliorarsi per non inciampare mai e volere sempre di più“.

“Non c’è dubbio che sia riuscito a diventare un grande pilota ma ciò che lo rende ancora più forte, secondo ma, è il modo in cui ha imparato a essere un tutt’uno con la sua macchina e la sua squadra. È un pilota completo e di grande talento che cerca la perfezione ogni giorno. Quando si sente il pilota lamentarsi del cattivo comportamento della sua monoposto durante le prove libere del venerdì mattina, non è la rabbia del ragazzo che commetteva errori e a volte finiva a muro per la sua impazienza. No, questo Max è scomparso alla fine del 2021, al termine della sua magnifica battaglia contro Lewis Hamilton. Non parlerò del controverso finale di Abu Dhabi, ma del modo in cui lui e la sua Red Bull hanno lottato per tutta la stagione contro la Mercedes di Lewis Hamilton. Battere il sette volte campione del mondo gli ha dato fiducia e sicurezza in sé stesso. Quel primo titolo lo ha reso più forte – ha aggiunto l’ex Renault, Ferrari, McLaren e Williams – da allora si è calmato, tranne che nella sua ricerca della perfezione. È un brutto segno per la competizione, perché non credo che se ne andrà tanto presto. I prossimi due anni senza modifiche regolamentari non faranno molto per cambiare la sua forza attuale. A partire dal 2026, essendo in simbiosi con la sua squadra, saranno in grado di affrontare la sfida insieme e di lottare almeno per il titolo”.

“Quando guidavo, la cosa più difficile per me è sempre stata quella di essere escluso dalla lotta per il campionato – ha concluso Prost – volevo lottare fino alla fine, e non c’è niente di peggio che vivere le stagioni 1987 o 1991, quando la macchina non ti permetteva di essere tra i primi. Penso che per Verstappen sia lo stesso e che sarà in grado di gestire la sua motivazione, non perché voglia i sette titoli di Schumacher o Hamilton, ma perché è in grado di vincere ogni fine settimana, e probabilmente resterà così per qualche anno”.

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