Paolo Beltramo sul ritorno di Marc Marquez: “Potrebbe giocarsi il Mondiale”

“Se tornasse con una condizione fisica e motivazionale adeguata, sarebbe anche uno stimolo per gli altri”

Il noto giornalista Paolo Beltramo, da anni collaboratore anche per Sky Sport, in un’intervista a Sportal.it a margine della proiezione in anteprima del docufilm “Minimoto Revolution, La Genesi dei Campioni” tenutasi presso il Cinema Fulgor di Rimini, ha parlato anche di Marc Marquez e delle prospettive sul suo ritorno in pista, che potrebbe avvenire anche prima della fine della stagione.

“Probabilmente non sarà più lo stesso Marquez di prima perchè ha dovuto fare i conti col suo fisico, per la prima volta davvero. Già aveva avuto la diplopia, poi c’è stato il primo intervento, col ritorno in gara, e la seconda, la terza operazione, poi ancora la diplopia dopo la caduta in Indonesia e questa quarta operazione per rimettergli a posto il braccio: tutto questo lo avrà sicuramente segnato”, ha esordito Beltramo.

“Io spero che abbia ancora quella capacità di guidare come faceva lui. Ora dire che sarà lo stesso col medesimo atteggiamento, penso e forse spero di no perchè vuol dire che è maturato, perchè nessuno è uguale a tre-cinque anni fa, poi lui con le batoste che ha preso…però lui era Marquez, era talmente forte che se dovesse tornare con una condizione fisica e motivazionale adeguata potrebbe giocarsi il Mondiale. Potrebbe anche essere uno stimolo per gli altri, che potrebbero dire ‘C’è Marquez, è tornato, sta bene, suonamiolo'”.

Beltramo ha poi detto la sua anche sul Gp di Misano e sul ricordo di Marco Simoncelli: “Riordarci del Sic è sempre bello anche se doloroso. Come tutti i Gp, ci sono i Mondiali, ma poi il Gp èuna storia a sè, è un romanzo a parte, spero che a Misano ci sia più pubblico che al Mugello. Abbiamo un sacco di italiani in tutte le categorie che vanno forte, che possono vincere, uno in Moto Gp anche in lotta per il Mondiale, ci sono due case italiane contro la Yamaha, quindi penso che ci siano tutti i motivi perchè ci siano una gara e un finale di stagione belli, emozionanti e divertenti. Ora si sono anche risolti tutti i giochi in vista dell’anno prossimo, ci sarà Bastianini con Bagnaia, Mir con Marquez, ci sarà il secondo team Aprilia, con Oliveira e Fernandez. E poi c’è l’ultima gara di Andrea Dovizioso che si merita un applauso per la carriera che ha fatto, per la persona e il ragazzo che è sempre stato. Un appuntamento bello e importante, spero che Bagnaia ed Espargarò stiano davanti a Quartararo per rendere il mondiale più bello ed emozionante, poi come andrà andrà, le gare son belle comunque come ho detto sempre”, ha proseguito.

Sulla corsa al Mondiale, il giornalista ha poi chiosato: “Chi vincerà il Motomondiale? Non lo so, il favorito è Quartararo anche perchè mancano solo sei gare alla fine: sei gare sono 150 punti, quindi c’è ancora tutta la possibilità. Bagnaia nelle ultime tre ne ha recuperati 47, ne ha 44 di distacco, teoricamente tutto è possibile, bisogna vedere cosa succede. È ovvio che il favorito sia Quartararo, ma io spero in Espargarò con l’Aprilia e Bagnaia con la Ducati. Espargarò è più vicino, anche lui guida una moto italiana.  È bello vedere lottare l’Aprilia per il Mondiale come faceva nella 125 nelle 250 in Superbike, è una cosa bella. Come finirà la lotta al titolo? Non lo so, se lo sapevo scommettevo”, ha concluso divertito.

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